Accolta in pieno la richiesta per omicidio volontario formulata dal pm Lara Ghirardi: la Corte d’Assise di Brescia ha condannato a 21 anni di carcere Stefano Rizzi, 22enne di Calcinato reo colpevole dell\’assassinio del marocchino Mohammed Chamrani.
Il fatto, ricordiamolo, avvenne nella notte del 24 ottobre 2008. Il marocchino, completamente ubriaco, venne spinto in acqua dal molo di Desenzano e poi colpito ripetutamente con calci da Rizzi (anch\’egli finì in acqua, come appurarono gli agenti di una pattuglia che casualmente fermò la sua auto alle 3.58 di notte) e altri quattro ragazzi, minorenni. Le percosse fecero perdere la presa della cima a cui era aggrappato Chamrani, e di fatto ne causarono la morte. Il medico legale però ha dichiarato che la morte è avvenuta per shock termico, a causa dell\’acqua fredda del lago. E proprio su questo elemento si basava parte della difesa dell\’avvocato di Stefano Rizzi, Luca Broli, che aveva chiesto la piena assoluzione in quanto i calci non sarebbero stati inflitti con l\’intento di uccidere.
In aula il ragazzo è apparso distrutto. Non ha pianto una lacrima, era piuttosto stranito, incredulo e senza parole. Ha atteso la sentenza per quattro ore, e alle 16.30 ha ascoltato le parole del giudice assieme ai genitori, alla sorella e agli amici presenti in aula.
a.c.
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