Anche il secondo grado di giudizio si è risolto con la condanna dell\’ex vicerettore del Seminario Diocesano a 7 anni e 6 mesi di carcere, in merito alle vicende degli abusi sessuali ai danni di un ragazzino 14enne e al possesso di immagini pedopornografiche, presenti sul personal computer utilizzato da Don Marco. Nessuno sconto di pena, la sentenza è giunta dopo due ore di camera di consiglio, ed è stata letta quando l\’accusato se ne era già andato, senza ascoltare la nuova condanna.
Come sempre in aula erano presenti alcuni amici di Don Marco, che mai hanno fatto mancare il loro sostegno, incondizionato verrebbe da dire (leggi il blog FreeDon cliccando su questo link). Anche il vescovo di Brescia vuole dire la sua. Per oggi ha promesso una lettera sulla questione di Don Marco, ieri ha disffuso una breve nota: «Il reato per cui è stato condannato è tra i più odiosi e come Chiesa bresciana viviamo con tristezza il momento. Riteniamo che in queste situazioni siano sempre doverosi il rispetto e la cautela. Mentre intendiamo esprimere solidarietà alle vittime di ogni abuso, sappiamo che un accusato ha diritto a essere pensato innocente fino a che intervenga una sentenza definitiva. Il vescovo di Brescia Luciano Monari ha ancora fiducia che don Marco possa dimostrare la sua innocenza e sta predisponendo una lettera per i sacerdoti della diocesi di Brescia affinché questa dolorosa prova possa essere vissuta da tutti con spirito di fede».
a.c.
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