Diego Ardigò, sindaco di Tremosine, alto Garda bresciano, è stato messo agli arresti domiciliari. Contro di lui le accuse di peculato, falso e abuso di ufficio, truffa aggravata e violazione al Testo unico in materia edilizia. Le indagini, svolte nell’arco di un anno dai carabinieri di Salò e di Limone del Garda, hanno dimostrato come Ardigò fosse coinvolto nei reati commessi come funzionario della Comunità montana del Parco Alto Garda bresciano. Le prove a suo carico sono state trovate grazie alle perquisizioni dei militi, permettendo così, di contestargli 46 capi d’accusa. Sono stati indagati anche 3 legali rappresentanti di società appaltatrici di opere pubbliche e un impiegato della Comunità montana.
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