Controlli a tappeto da parte dell\’Asl nei ristoranti e nei depositi alimentari gestiti da stranieri: addirittura il 64% dei 204 esercizi ispezionati, quasi due su tre, è risultato essere fuori norma.
Diversi i motivi che possono avere indotto gli ispettori Asl (49 tecnici e 3 veterinari, che sono stati impegnati in questa operazione dal 12 al 16 aprile) a prendere provvedimento. Le cause più frequenti sono la cattiva conservazione degli alimenti, la mancata applicazione delle norme igieniche o sanitarie, il mancato rispetto delle date di scadenza. I provvedimenti presi sono stati nel 47% dei casi sanzioni amministrative, nel 31% dei casi si è trattato di prescrizioni, nel 13% dei casi di sequestro di alimenti, 5% di denunce penali e nel 4% dei casi addirittura la sospensione dell\’attività.
Il cibo etnico piace, anche ai bresciani, ma attenzione all\’affidabilità e alla pulizia di chi lo propone (ma vale anche per gli esercizi nostrani).
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