Parco Castelli: il lusso della cautela

Circola con insistenza l’ipotesi di un possibile ampliamento del Parco Castelli. Lo aveva annunciato il Sindaco di ritorno dalla vacanza di riflessione a Djerba in Tunisia. L\’ha ripetuto L’assessore Vilardi nell’assemblea “dei mille” di Mompiano.

Come fondatore della Cooperativa Parco Castelli che gestì il primo “Parco fai da tè”, mi permetto di esprimere alcune perplessità memore di un blitz di alcuni esponenti socialisti di allora che pretendevano di trasformare quell’area in un mega-parcheggio per le partite di calcio. Essendo colui che tagliò il lucchetto del cancello che precludeva il parco e guidò l’occupazione pacifica del 30 marzo 1990 credo d’aver titolo alla memoria.

Non mi pare che l’allora neo-consigliere comunale Adriano Paroli fosse fra i nostri sostenitori. Ricordo invece che fin dalle prime ore si schierò, senza infingimenti con i cittadini, la saggezza dell’assessore Innocenzo Gorlani. Ecco le mie perplessità di oggi:

Come mai solo ora Paroli propone l’ampliamento del Castelli e non v’è traccia nel suo programma elettorale e d’insediamento?

Se non ci sono i soldi per completare la stazione della metropolitana del Vivanti – da cui discende l’intenzione di edificare un mega-palazzo per incassare gli oneri – dove si andranno a reperire le risorse per il raddoppio del Parco?

Perché tanto mistero sulla futura destinazione urbanistica dell’area calcistica di Mompiano in luogo della sbandierata “Cittadella dello sport”?

Perché tanta avversione alla ristrutturazione del Rigamonti – soluzione di buon senso economico – che risponderebbe nel breve periodo alla necessità di uno stadio sicuro e di ridotte dimensioni così come l’agguerrita politica dei diritti televisivi delle società calcistiche ci imporrebbe?

Come mai la S.p.A. Brescia Calcio non s’è mai resa disponibile nel destinare parte dei proventi del calcio-mercato da investire nel campo da gioco per lei tanto essenziale?

Mi pare d’esser dinanzi all’ennesimo “barbatrucco”.

Barattare lo “zuccherino” di un modesto ampliamento del Parco Castelli, con un\’enorme edificazione a fronte di via Stadio. Ovviamente “l’impresario-benefattore” che si accollerebbe il costo del Castelli2 non mancherebbe. Par di vedere campeggiare nelle vetrine immobiliari – disinteressata – la dizione “prestigioso attico con vista esclusiva sul Parco Castelli”…

Quando vedrò inserito nel documento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) in formazione, l’intera area del Rigamonti come “caposaldo del verde urbano” da sommare al Parco Castelli in un unico progetto, allora cambierò idea. Solo allora.

Per ora credo di potermi esprimere con il lusso della cautela.

 

Gianluigi Fondra – Mompiano

 

 

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Redazione BsNews.it

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