Bene il tetto del 30% nelle scuole

Il nuovo provvedimento inviato dal ministro alla Pubblica Istruzione, On. Mariastella Gelmini, a tutte le scuole, con il quale dal prossimo anno scolastico verrà limitata ad un tetto del 30% la presenza di alunni stranieri nelle aule scolastiche è una misura  necessarioa e lungimirante che il nostro Paese, ma soprattutto il nostro comune e la nostra provincia, da tempo aspettavano. Le nostre scuole finalmente potranno offrire agli alunni unistruzione moderna e adeguata al rapido evolversi della società, senza inutili rallentamenti.  Lentrata in vigore sarà graduale: verrà introdotto a partire dalle classi prime sia della scuola primaria sia della scuola secondaria, di primo e di secondo grado.

Esprimo, quindi, il mio più sincero apprezzamento al ministro Gelmini per questa ennesima prova di responsabilità  che continua il processo di ammodernamento della scuola italiana, per troppi anni utilizzata come stipendificio o ammortizzatore sociale o peggio ancora come bacino elettorale della sinistra, invece che come culla formativa delle nuove generazioni, e quindi dei cittadini di domani. Grazie a questo provvedimento  tutti gli alunni potranno procedere speditamente nel processo dellapprendimento senza classi ghetto ed evitando velocità diverse nel seguire il programma didattico prestabilito.

Ad oggi Brescia con 202 scuole, è in terza posizione solo dopo metropoli come Milano e Roma, nella graduatoria nazionale delle province con almeno il 20% degli alunni non italiani. Inoltre, solo nelle scuole del comune di Brescia mediamente, sugli oltre 42 mila alunni divisi tra scuole dellinfanzia, scuole primarie e secondarie, ben il 13% è straniero. Questo dato porta la nostra Città tra le prime 5 a livello nazionale per tasso di immigrati nelle scuole. Se si aggiunge, poi, che in molte scuole del centro storico, e in alcuni paesi della provincia tale dato arriva e supera al 30%, è facile comprendere le difficoltà vissute sia degli insegnanti, sia degli alunni e dalle famiglie, nel convivere in una situazione di stallo educativo. Certo è che non vi sono responsabilità da parte dei ragazzi stranieri, ma altrettanto certo è che deve essere garantito un livello ottimale di formazione sia a loro, sia agli studenti italiani. Cosa, questa, che nelle attuali condizioni risulta veramente molto complessa, se non impossibile. Colpisce constatare la particolare incidenza di stranieri nelle scuole dellinfanzia. Una conferma, questa, di quanto sia giovane e imponente il fenomeno dellimmigrazione concentrato in zone particolari del nostro Paese, e di come quindi non si possa accettare qualsiasi scorciatoia nella concessione della cittadinanza italiana, senza fare prima i conti con questa che è una realtà fondamentale su cui riflettere con molta attenzione.

 

Viviana Beccalossi, coordinatore provinciale del Popolo della Libertà di Brescia

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Redazione BsNews.it

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