Passeggeri in calo sui bus bresciani

Extracomunitari, badanti, studenti e uomini e donne costretti dal lavoro sono i pochi utenti degli autobus bresciani. Niente di male, per carità, il trasporto pubblico, come suggerisce, la parola stessa è per tutti e non solo per top manager, avvocati, notai o altri rappresentanti dell’ “upper class”. Eppure sarebbe bello assomigliare agli altri Paesi europei dove quasi tutti, per abitudine più che consolidata, prendono bus, metro o biciclette, senza intasare i centri storici con suv o hammer da combattimento.

Il brusco calo dei passeggeri, registrato da Brescia Trasporti nell\’ultimo, anno denota con chiarezza il raggiungimento dell’obiettivo fissato da questa Giunta nel proprio programma elettorale, ossia l’incremento del trasporto privato. Dopo anni di tentativi di educazione civico-ambientale l’auto ha vinto. La vettura privata è ritornata in tutte le vie del centro storico, ha eliminato le Lam, ridotto le corsie preferenziali, intasato piazza Duomo e assestato un duro colpo all\’ aria cittadina.

Pare che i commercianti siano felici anche se rimane oscuro il nesso preciso tra affluenza delle auto nel centro e incremento delle vendite, a meno di pensare che il bresciano faccia shopping solo lasciando l\’auto proprio fuori dal negozio. Quanto alla maggiore frequentazione del centro storico, non sarebbe certamente troppo contento l\’assessore Margaroli se si addebitasse tale risultato alle auto più che a sue indovinate campagne di marketin urbano.

L\’utilizzo dell \’auto privata a discapito del trasporto pubblico riporta a galla una vecchia abitudine che cozza contro ogni politica di sostenibilità ambientale e getta alle ortiche gli sforzi precedentemente sperimentati per costringere i bresciani ad essere un po\’ più europei e un po\’ meno provinciali. Lo sdoganamento dell\’auto riporta indietro Brescia e i bresciani e non sarà facile in futuro invertire nuovamente la rotta.

Tra l\’altro sarebbe interessante capire con quali strategie il Comune intenda pianificare la mobilità urbana dopo il varo del metrobus. Se dovesse permanere tale predilezione per l\’auto e intuitivo che anche un\’opera infrastrutturale di quella portata andrebbe sprecata e con questa i soldi del contribuente che sono serviti per realizzarla. Un\’opportunità persa ed una doppia sconfitta: civile e culturale.

Federica Papetti

Share
Published by
Redazione BsNews.it

Recent Posts

▼ ElNòs Shopping: lunedì 13 arrivano gli Articolo 31

ELNÒS Shopping sarà una delle prime tappe del tour dedicato alla presentazione di “PROTOMARANZA’’, il nuovo e attesissimo album degli Articolo…

11 ore ago

Decreto Agricoltura, Meloni “Difendiamo settori strategici”

ROMA (ITALPRESS) – “Importanti iniziative in Consiglio dei Ministri con l’approvazione del decreto Agricoltura. Stop…

13 ore ago

✦ Meteo Brescia: mercoledì 8 maggio nuvole e massime a 20 gradi

>>> Clicca qui e ricevi direttamente sul cellulare le news più importanti di Brescia e…

13 ore ago

▼ Sgominata la banda della truffa delle monetine: almeno 35 i colpi effettuati

Quattro persone - tutte di origine sudamericana - sono state denunciate dalla Polizia di Cremona…

13 ore ago

▼ Omar Pedrini e Giuseppe Romele sono le nuove Rose camune della Lombardia

Si amplia il parterre di Rose camune bresciane, di personaggi che si sono distinti per…

13 ore ago

▼ Cibus, Dop economy lombarda vale 2,5 miliardi e l’export di cibo cresce del 7% in un anno

La Lombardia è la terza regione italiana per valore economico generato da cibi e vini…

13 ore ago