I carabinieri di Salò hanno identificato e messo sotto accusa l\’autore di alcuni episodi di estorsione, danneggiamento e incendio contro una famiglia di origine marocchina. Si tratta di un imprenditore italiano di anni 60, Alberto Gabusi. Tra il 2003 e il 2004 l\’imprenditore aveva avviato un\’attività di esportazione di maniglie e rubinetteria insieme a due marocchini, padre e figlio. L\’impresa si era rivelata un insuccesso, attribuito da Gabusi ai due extra comunitari. Erano nate contestazioni tali da portare la vicenda davanti al tribunale di Agadir, che aveva dato ragione a Gabusi, stabilendo però un risarcimento di soli 800 euro contro i 30mila da lui richiesti. La decisione del tribunale marocchino ha scatenato l\’ira del Gabusi che ha così organizzato una serie di ritorsioni ai danni dei due marocchini, aiutato da una donna ucraina e da un 27enne. Padre e figlio hanno subito di tutto, dalle telefonate anonime all\’incendio di una vettura e di un furgone dell\’azienda. Una serie continua di misfatti che li ha spinti infine a rivolgersi alla polizia che hanno così avviato le dovute indagini.
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