Una ricca giornata politica quella andata in scena ieri a Brescia, con i consigli comunale e provinciale e la visita del Ministro dell\’Interno Roberto Maroni.
Il Ministro leghista è stato accolto in Prefettura dalle ore 17 alle 18.15 all\’interno della riunione del Comitato Naizonale per l\’ordine pubblico, tema particolarmente sentito negli ultimi giorni a causa dei fatti di cronaca che si sono verificati e dell\’arresto di due pakistani accusati di partecipazione agli attacchi terroristici di Mumbai.
La visita del Ministro è stata occasione per chiedere anche a Brescia un centro di identificazione ed espulsione degli immigrati, da mesi in cima alla lista dei desideri della Lega Nord. Maroni lo "promette" entro alcuni mesi e rilancia garantendo una particolare attenzione nell\’assegnazione degli agenti delle forze dell\’ordine (18mila in tutta Italia) che verranno assunti nei prossimi tre anni. Il tutto rassicurando però i cittadini e dicendo che a Brescia non esiste alcuna emergenza criminalità: i reati in costante decrescita (in seguito all\’approvazione del patto di sicurezza), addirittura del 10% nei primi 8 mesi del 2009. Un dato però conferma i timori della Lega: il 74% dei reati è commesso da immigrati, e ciò renderebbe"necessario" in Cie a Brescia (sono solo 10 in tutta Italia). Ancora presto stabilire dove verrà realizzato.
a.c.
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