di GIOVANNA D\’ARCO. Per il Pd si avvicinano le Primarie interne e poi arriverà la sfida aperta delle Regionali. Ma c\’è una missione più grande alla quale è chiamato il partito bresciano: riconquistare la città di Brescia, persa clamorosamente nell\’ultima tornata. Il compito di indicare lo sfidante di Paroli spetta oggettivamente al più grande partito dell\’opposizione. Ma il Pd sembra essersene dimenticato, tutto chiuso in beghe interne che rischiano di portarlo all\’ennesima disfatta. Il candidato su cui puntare dov\’è? Non può esserlo più Emilio Del Bono, sconfitto la scorsa volta al voto e oggetto di diverse dispute all\’interno del partito. Si pensa forse di richiamare in causa l\’unico esponente del Pd che ha mai vinto un\’elezione a Brescia, cioè l\’ex sindaco Paolo Corsini? La scelta avrebbe qualche ragione, ma l\’età e le polemiche scatenate dopo il voto dal deputato (compresa la “fuga” a Roma) sembrano sconsigliarlo. Allora chi resta? A questa domanda il Pd bresciano dovrebbe dare subito una risposta per rispetto alle tante persone che ancora lo votano. Serve una persona conosciuta, credibile anche all\’esterno, capace di portare consenso e di sottrarlo alla maggioranza uscente. Dov\’è? Oggi non c\’è, ma se il partito non inizia nemmeno a discuterne ha fallito in partenza.
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