Quattro aziende, ma invisibili

Continuano senza sosta le investigazioni finanziarie poste in essere dalle Fiamme Gialle di Brescia che hanno permesso di infliggere un altro duro colpo agli evasori fiscali.

Nei giorni scorsi i finanzieri della Compagnia di Chiari, guidati dal capitano Andrea LANFALONI, hanno portato a termine quattro verifiche fiscali nei confronti di altrettante aziende operanti nei comparti edili e delle materie plastiche, ubicate in comuni della bassa bresciana.

Uno dei predetti controlli fiscali ha portato le Fiamme gialle ad esaminare la contabilità di una società operante nel settore delle materie plastiche ubicata nella zona di Adro (BS). L’ispezione contabile ha fatto emergere che i responsabili dell’azienda, i soci E.F., di anni 76 circa, e A.F., di anni 50 circa, si erano “dimenticati” di presentare la dichiarazione dei redditi del 2007, pur conseguendo ricavi per oltre 5 milioni di euro e maturando un debito di iva dovuta per 743.000 euro.

Un successivo riscontro documentale ad una società di costruzioni edili di Capriolo (BS), con responsabile legale, D.R., nato e residente in provincia di Bergamo, di anni 33 circa, ha portato alla luce il mancato rispetto dell’obbligo della presentazione della dichiarazione dei redditi per gli anni 2004, 2006 e 2007, con conseguente occultamento al fisco di ricavi per oltre 9 milioni di euro ed evasione all’iva per 1,2 milioni di euro;

Analoghe omissioni sono state contestate ad altra impresa edile, ubicata in Castrezzato (BS), con responsabile legale G.P., nato e residente in provincia di Brescia, di anni 49 circa. Al titolare dell’azienda edile è stata verbalizzata l’omessa presentazione delle dichiarazione dei redditi per gli anni 2005 e 2008, con conseguente occultamento al fisco di ricavi imponibili per 1.160.000 euro ed evasione all’iva per 148.000 euro.

Infine, analoghe contestazioni sono state mosse ad altra società di costruzioni generali edili di Adro (BS), con responsabile legale A.M., nato e residente in provincia di Brescia, di anni 35 circa. L’imprenditore è risultato non avere presentato la dichiarazione dei redditi della società dal 2001 al 2005, occultando ricavi per oltre 400.000 di euro. Lo stesso imprenditore, a nome della società, è risultato avere emesso nelle medesime annualità fatture false, per consentire ad altri soggetti di evadere il fisco, per un imponibile complessivo di oltre 20 milioni di euro ed un’iva dovuta per 2 milioni di euro circa.

Considerati i consistenti importi nascosti al fisco, tutti superiori di gran lunga alle soglie minime previste, i cinque imprenditori sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Brescia per i connessi reati fiscali. Rischiano pene detentive fino a cinque anni di reclusione, oltre a sanzioni accessori di svolgere incarichi direttivi pubblici e/o aziendali nonché secondo nuove disposizioni di legge, subire il “sequestro per equivalente” di una somma di denaro corrispondente alle imposte dovute e non corrisposte al fisco.

La morsa degli investigatori si sta stringendo verso chi evade per far emergere quella giustizia fiscale che permetterà a tutti di pagare le tasse nella giusta misura.

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Redazione BsNews.it

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