Voglio fare il panda

“…Le donne in politica esultano per le decisione del tar di Lecce di sciogliere la giunta Tarantina colpevole di non aver rispettato le quote rosa previste dal regolamento dell’ente…”leggo questa citazione da un giornale online e mi sorge spontaneo domandarmi  per cosa stanno esultando le su dette politicanti??

Pur concordando sull’importanza di tale sentenza , non mi pare gran motivo di gaudio  che in un paese debba esser emessa una sentenza,  per garantire e favorire appieno il principio delle pari opportunità nell’accesso alle cariche pubbliche( in barba a tutta la legiferazione Europea ed internazionale sulla non discriminazione di genere e la difesa degli Human Rights).

Se tutti i presidenti di giunta, facessero un minimo di outing scopriremmo facilmente che tale realtà non è limitata ad un Sud-Italia notoriamente tacciato di maschilismo bensì a tutto il nostro “bel paese”.

Questa situazione  evidenzia un arretratezza culturale ed un malcostume tipicamente italiano, che investe in modo disarmante quel  settore teoricamente insignito del dovere di tutela dei  diritti dell’essere umano, prima ancora che cittadino: quello dell’amministrazione pubblica.

Ancor più sconcertante  se riflettiamo  sui numeri: le donne rappresentano più del 53% della popolazione italiana V O T A N T E , quindi in realtà una mancanza di presenze femminili negli enti amministrativi elettivi li rende non realmente rappresentativi del voto espresso in sede elettorale.

Ma l’Italia potrebbe non essere  un paese cosi’ terribile, infatti  la nostra Costituzione prevede il principio di parità nell’accesso alle cariche pubbliche ed elettive sancito senza mezzi termini dall’articolo 51.

Allora siamo davanti ad una evidente incapacità della politica italiana, poiché le giunte  sono di pura nomina politica, di autodisciplinarsi sulla base di semplicissime ed elementari norme di civiltà universalmente riconosciute e tutelate , tutto questo mi fa venire voglia di fare il Panda !!

Si avete capito bene, voglio essere un panda !!

Inutile storcere il naso sulle quote rosa, inutili i commenti ironici di donne che trovano offensiva la legittimazione delle quote rosa , affermando “…non siamo panda a rischio d’estinzione…vogliamo meritocrazia…” quando ogni giorno assistiamo al vilipendio della meritocrazia al femminile( e non solo).

Ebbene si’, ci sono donne che si sentono imbarazzate nel chiedere il “50 & 50”, donne che accettano ancora come , nella realtà dei fatti, le loro sorti debbano dipendere non tanto da una reale capacità quanto da una “benevolenza maschile”…

Ed allora ben venga l’onestà intellettuale di Renata Polverini che ha coraggiosamente affermato di essere a favore delle quote rosa, attenzione pero’ a non confondere l’esigenza di veder applicata la non discriminazione di genere con un femminismo old style !

Infatti se è vero , citando l’ormai scontata Emma Bonino che non siamo a Kabul, è anche vero che il parlamento Egiziano ha approvato la scorsa domenica una legge che permetterà di riservare 64 seggi per le donne alla Camera Bassa per 5 anni.

Più che di una “riserva per panda”, si tratta di un’aggiunta di posti in parlamento, che passeranno da 454 a 518, nella tacita speranza che almeno 32 di queste 64 parlamentari siano preparate ( stando al calcolo delle probabilità, aumentando la presenza di donne aumenta proporzionalmente  la possibilità che tra queste ve ne siano di “toste”)

Certo qualche velina magari, in Italia non in Egitto, ancora ci scapperà ma la dimostrazione di quanto siano preparate le italiane in politica e non solo dovrebbe essere per noi bresciane ancora più evidente.

La nostra città e la nostra provincia sono infatti una fucina di donne in gamba, con esperienza e curriculum vitae più che degni di lode, un esempio ? giusto per rimanere bipartisan, dalla nostra deputata Viviana Beccalossi,che avrebbe meritato a pieno titolo il ruolo di Ministra, ed a livello territoriale non possiamo non citare le due Assessore al Comune di Brescia Paola Vilardi e Claudia Taurisano e la ex candidata sindaca Laura Castelletti, degna rappresentante di un opposizione costruttiva.

Per ultimo non posso mancare di far cenno alle incaute affermazioni del presidente Molgora, che nel fugace tentativo di smorzare i toni ironizza,dichiarando  in un intervista al bresciaoggi :

“…non essere costretto ad arruolare un assessore in gonnella…in quanto sarebbe atto discriminatorio in palese contrasto con l’articolo 3 della Costituzione… e che se proprio saro’ costretto a nominare una donna, vediamo se è disponibile qualche miss padania…”

Ricordiamo allora al Presidente che, oltre al già citato art.51 della costituzione, esiste la carta fondamentale degli enti locali (il testo unico del 2000) che chiede agli statuti degli enti locali di stabilire norme per assicurare condizioni di pari opportunità e promuovere la presenza di entrambe i sessi nelle giunte e negli organi collegiali.

Se il panda…pardon, la Miss Padania (ma non s’era già fatta l’unità di Italia??)di turno fosse preparata lungi da noi l’intenzione di discriminarla in quanto “miss”.

 

 

Dott. Sara Balsamo

Segretario Provinciale UGL COSTRUZIONI

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Redazione BsNews.it

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