Mentre la cifra complessiva delle persone colpite da gastroenterite tocca quota 2000 (!) Asl e Garda Uno (società che gestisce la rete idrica del paese e delle sue frazioni, oltreché di buona parte dei comuni limitrofi) iniziano a bisticciare e a palleggiare tra loro le responsabilità per ciò che sta accadendo. Garda Uno insiste col dire che dai loro controlli l’acqua è sempre risultata potabile perchè il problema è causato da un virus e non da un batterio. Il direttore della società, Franco Richetti, dalle colonne di Bresciaoggi in edicola stamattina: «A noi l’acqua risultava potabile per un semplice motivo: i controlli che noi svolgiamo, e che sono conformi alle norme vigenti, prescrivono analisi batteriologiche, non virali. I batteri sono una cosa, i virus un’altra. E la normativa non prevede da parte nostra analisi che permettano di individuare eventuali virus. Ecco perchè noi non abbiamo individuato i virus: nessuno ci ha chiesto di cercarli e non è un compito che la legge, o la stessa Asl, assegni a noi».
Iniziata la querelle delle responsabilità, non si esaurisce tuttavia l’emergenza: di ieri l’ultima ordinanza del sindaco Paolo Rosa: vietato anche il bagno nelle piscine riempite con acqua dell’acquedotto (praticamente tutte).
Au.Bi.
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