Una scure è pronta ad abbattersi su trenta operatrici di call center bresciane, dipendenti di cooperativa, che rischiano di perdere il posto di lavoro. Il centro unico di prenotazione (Cup) per l’ospedale civile di Brescia e per l’Asl di Vallecamonica è infatti in procinto di essere assegnato ad una società che ha sede nientemeno che a Paternò, in Sicilia, patria del ministro Ignazio La Russa. Già quattro anni fa "Lombardia Call" (questo il folcloristico nome della società… siciliana) si è vista assegnare i diritti per la gestione delle prenotazioni per alcuni ospedali lombardi, ora probabilmente se ne aggiungeranno altri.
Situazione difficile per le trenta telefoniste bresciane che ora svolgono il servizio tramite le cooperative Csc di Ceto e Bottega Informatica. Si tratta di ragazze disabili o ragazze madri che dopo opportuna formazione svolgono ora il loro compito con diligenza. Difficile ricollocarle tute sul mercato del lavoro, specialmente in questo periodo. La Lega Nord ha promesso che nel prossimo consiglio comunale, in programma per il 29 giugno, presenterà un’interrogazione al sindaco per chiedere spiegazioni.
a.c.
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