Celestino Nonelli, 53 anni, è la nona vittima sul lavoro da inizio anno. La seconda in soli tre giorni: dopo l’incidente mortale accorso a Angelo Tignonsini di Pisogne ieri Nonelli ha trovato la morte in una azienda di Sovere, nella bergamasca, dove stava lavorando per conto della sua ditta, la Icem di Piancamuno. La dinamica dell’incidente è simile a quella che ha causato la morte di Tignonsini: Nonelli stava movimentando delle travi di cemento quando una di esse, dal peso di circa 4 tonnellate, l’ha investito in pieno petto non lasciandogli scampo. Inutili i soccorsi del 118, l’uomo è morto sul colpo. La salma ha già fatto ritorno a Darfo, paese di residenza della vittima.
Dura la reazione dei sindacati bresciani di categoria che per la giornata di domani hanno proclamato cinque minuti di fermata simbolica. Secondo i rappresentanti dei lavoratori le morti sul lavoro sarebbero dovute principalmente a imperizia e mancato rispetto delle norme di sicurezza, cattive abitudini da eliminare per porre fine alla tragedia continua delle morti bianche.
a.c.
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