Le trattative tra la proprietà della Meras di Manerbio e i sindacati, riuniti allo stesso tavolo dalla mediazione del Comune, si sono interrotte bruscamente ieri mattina.
Tira una brutta aria a Manerbio, i 158 dipendenti della fabbrica, riuniti in assemblea permanente, sono seriamente preoccupati per la loro situazione. La trattativa che da settembre avrebbe dovuto garantire un anno di cassa integrazione straordinaria, con retribuzione integrata del 30%, 60% di tredicesima e turnazione dei reparti nella sospensione dal lavoro, si è interrotta ieri con il ripensamento dei delegati aziendali che hanno abbandonato il tavolo. I dipendenti assiepati sotto il municipio hanno manifestato rumorosamente il loro disappunto: si teme ora il rischio che la Meras possa chiudere definitivamente o spostare progressivamente la produzione verso altri siti. Sindacati pronti a riprendere la trattativa. Ci sono ancora margini di dialogo?
a.c.
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