Un’area collinare tra la città, l’hinterland e la Franciacorta; un enorme polmone verde che insiste sui comuni di Bovezzo, Brescia, Cellatica, Collebeato e Rodengo Saiano. 3.540 ettari di terreno in totale: troppi? Secondo qualcuno forse si. L’assessore all’Ambiente del Comune di Brescia, Paola Vilardi, ammette che il Parco così com’è ha poche ragioni d’essere. «Credo che sul parco sia il momento di aprire una riflessione che prenda anche in considerazione la riduzione dell’area. Non so se abbia senso che copra tutti questi comuni. Inoltre credo che l’altra questione sia che a prescindere dalla grandezza quest’area debba essere meglio conosciuta, promossa, partecipata, regolamentata». La sede deputata per discutere della questione secondo l’assessore è quella delle Commissioni, quella Urbanistica e quella dell’Ambiente. Contributi importanti in termini di idee e "forza lavoro" per la riqualificazione del parco possono venire dai comuni coinvolti e dalle tante associazioni che insistono sul territorio.
a.c.
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