I vizi attecchiscono e si moltiplicano con troppa velocità.
E così, dopo Paroli che continua a mantenere ben saldo il doppio incarico di sindaco e parlamentare, Brescia potrebbe trovarsi nella stessa situazione pure in Broletto.
Il candidato delle destre Daniele Molgora ha già dichiarato che in caso di elezione a presidente della provincia non si dimetterà da parlamentare.
E sempre più evidente come i leghisti sparpagliati in tutto il nord Italia, nelle piazze continuino a gridare minacciosamente lo slogan Roma ladrona, ma poi stiano ben attaccati alle poltrone capitoline e non vi si schiodino per nulla al mondo.
Ma il problema politico, se Molgora vincesse, sarà lo stesso che riguarda la città di Brescia. Lamministrazione provinciale si troverebbe per quasi tutta la settimana a non poter contare sul presidente eletto, con tutto ciò di negativo che deriva da tale assenza.
Viceversa il centro sinistra propone a presidente della provincia Diego Peli, che in caso di vittoria seguirà i problemi della provincia con la capacità amministrativa, lassiduità e la concretezza che lo contraddistinguono e, tenuto conto che non ha importanti incarichi che lo possano distrarre dalle tematiche locali, con una sua costante presenza.
Ciò fa seguito a quanto accaduto nella scelta dei candidati: il PD lo ha fatto con le primarie che hanno coinvolto migliaia di cittadini, mentre il candidato di destra è stato imposto con decisioni assunte lontano da Brescia, figlie di una vecchissima logica della peggior degenerazione partitocratica, che sono passate sulla testa non solo degli elettori del centro destra ma anche su quella dei dirigenti bresciani di quei partiti.
Il 7 giugno a Brescia ci troveremo a dover scegliere tra chi, come Diego Peli, è stato indicato con un percorso democratico come le primarie e potrà garantire con la sua presenza e le sue capacità una continuità amministrativa e chi, come Molgora, è stato deciso nelle stanze dei palazzi imperiali ed inoltre continuerà a fare il parlamentare. Lavoro che inevitabilmente lo terrà lontano dalla nostra provincia, costringendolo ad abbandonarne la guida politica lasciandola nelle mani del vice di turno, come purtroppo è già avvenuto in città con Paroli.
In sintesi con il nostro voto dovremo decidere se, in caso di vittoria della destra, essere governati da chi verrà designato a vice di Molgora o, se vincerà Diego Peli, da chi avranno votato gli elettori.
Giorgio De Martin
Segretario cittadino del Partito Democratico
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