Sono tre persone fisiche e una società, la Srl che gestiva il cantiere, ad essere chiamate a giudizio per la morte bianca di Franco Rizza, avvenuta nel cantiere della futura metropolitana di Brescia in via Bissolati. L’operaio 52enne di Capo Di Ponte trovò la morte nel settembre del 2007 scivolando da un’impalcatura non allestita secondo le normative di settore. Dell’incidente dovranno rendere conto Albino Pedersoli, 67enne di Darfo Boario Terme, direttore del cantiere esile e legale rappresentante della Costruzioni Edili Pedersoli Srl (datore di lavoro della vittima); Silvio Pedersoli, 31enne addetto al servizio prevenzione e protezione sul cantiere; Mauro Piccinelli, 52enne di Castrezzato responsabile della prevenzione. La ditta chiamata a giudizio è la stessa Pedersoli Srl che in caso di condanna per illecito amministrativo rischia fino a un milione di euro di multa. Prosciolto invece Giovanni Pinchetti, responsabile dei lavori per la metropolitana e coordinatore per la sicurezza in Brescia Mobilità. L’inizio delle udienze è previsto per ottobre.
a.c.
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