Un salto nel vuoto lungo dieci metri. E’ morto così ieri mattina intorno alle 11 un operaio albanese, Tari Bajran, 43 anni, da dieci anni residente regolare nel nostro paese dove ha cresciuto la famiglia.
L’uomo è un dipendente della ditta camuna Mo.Ca.M. di Bienno, era in trasferta in città e stava effettuando lavori di carpenteria sul tetto in rifacimento di un capannone della Eredi Gnutti Metalli Spa di via Volta. Ancora da chiarire le cause della caduta fatale che ha provocato la morte quasi istantanea dell’albanese: all’arrivo dell’ambulanza i medici non hanno potuto far altro che constatarne la morte. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti (i carabinieri della stazione di Lamarmora e l’Asl) una disattenzione, un malore improvviso, un cedimento delle lastre in amianto del tetto. Al momento della tragedia nella fabbrica si contavano pochissime persone, qualche operaio e qualche manutentore; il grosso dei dipendenti è a casa in cassa integrazione.
Tari Bajran viveva a Darfo dove lascia la moglie e due figli maggiorenni. Da soli dovranno continuare a inseguire il sogno di una vita felice, sogno che il loro marito e padre ha tenacemente inseguito per dieci anni.
a.c.
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