Vicenda quantomai complessa quella che sta vivendo in questi mesi il Museo della Guerra Bianca in Adamello di Temù, in alta Valle Camonica. Nei mesi estivi si sono accese le polemiche tra il Comune di Temù ed i responsabili del Museo, polemiche riguardo alla titolarità dei reperti esposti. A settembre l’ordinanza del sindaco che chiede ai responsabili del museo di stilare un elenco dei reperti e renderne nota la provenienza. All’invito formale non ha fatto seguito alcuna comunicazione così il comune ha nominato due esperti, Giuseppe Magrin e Agide Trapletti, incaricati dell’inventariazione. Ieri i due avrebbero dovuto avviare le operazioni, ma nessuno ha aperto loro le porte del museo (situato al piano terra delle scuole elementari). Il comune avrebbe aperto con la forza (già sul posto due operai) ma l’intervento dei Carabinieri ha fermato tutto. Il timore dell’amministrazione comunale di Temù è che i reperti possano essere trasferiti nel comune trentino di Colico, come annunciato (per provocazione?) dai vertici del museo. La vicenda è ben lontana dalla conclusione.
a.c.
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