Dopo il classico anche il socio-psico-pedagogico: da ieri il Gambara accompagna l’Arnaldo nella protesta cittadina contro la riforma Gelmini. Sono gli istituti dove si studiano materie umanitarie a guidare gli scioperi a Brescia, nessun segnale, per ora, di autogestione o occupazione, da Itis, Abba-Ballini, Tartaglia e dai licei scientifici.
Anche al Gambara la decisione dell’inizio dell’oppupazione è stata presa democraticamente da tutti gli studenti riuniti in assemblea. Per ora solo due giorni, ieri e oggi, ma quasi sicuramente la protesta verrà estesa. Durante la mattinata di ieri gli incontri frenetici con il preside per stabilire gli spazi da poter occupare e le modalità di gestione degli studenti: alla fine nessuna interruzione del lavoro del personale amministrativo, studenti a scuola sino alla fine della mattinata sotto la responsabilità del preside e nel pomeriggio e nella notte occupazione vera e propria. I ragazzi dicono di avere il benestare dei professori che in tanti hanno scioperato assieme a loro la scorsa settimana.
Intanto dall’Arnaldo giunge la notizia, confermata dal preside dell’istituto Salvatore Lomanto, che alcuni ragazzi avrebbero tolto due crocefissi dalle pareti di altrettante aule. Durante un’occupazione capita di molto peggio, minimizza il preside. Certamente i crocefissi torneranno al loro posto non appena riprenderanno le lezioni.
Au.Bi.
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