Sono iniziati ieri mattina in Maddalena i controlli per rilevare il livello di inquinamento elettromagnetico prodotto dalle antenne di radio e tv. Gli impianti sono stati posti sotto sequestro una settimana fa dal dostituto procuratore della Repubblica del Tribunale di Brescia Francesca Stilla che ha avviato due procedimenti, penale e amministrativo, per accertare la violazione dell’articolo 674 del codice penale.
In Maddalena sono giunti gli agenti del Nucleo Investigativo di Tutela Ambientale, i tecnici comunali e quelli dell’Arpa che hanno tolto i sigilli agli impianti per consentire ai tecnici del Ministero dello Sviluppo Economico e delle Comunicazioni di effettuare le rilevazioni sulle emissioni. Dalle prime indiscrezioni pare che siano parecchie le emittenti fuori norma, delle 63 presenti in Maddalena, comprese le tv Mediaset, solo alcune rispetterebbero i valori massimi di potenza consentiti. Diverse anche le irregolarità nell’installazione: una radio ha piazzato ben 10 antenne contro le 5 consentite, posizionate tra l’altro al di sotto dell’altezza minima consentita. Ieri sono state controllate complessivamente una quindicina di emittenti. I tecnici devono rilevare le singole emissioni di ogni emittente prima di fare calcoli complessivi sull’elettromagnetismo in Maddalena, per dare finalmente una risposta ai cittadini della zona riuniti in un comitato per difendere la propria salute. Ogni singola emittente se risulta essere fuori norma subirà una sanzione amministrativa che va dai 30 ai 150 mila euro, oltre al sequestro dell’antenna, col rischio di non poter più trasmettere il segnale.
Au.Bi.
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