Legambiente lancia un grido disperato che ha tutta l’aria di essere un ultimo avvertimento: adesso basta costruire sulle sponde del Garda. I dati sono significativi: nella nostra provincia si edifica su 930 ettari di terreno all’anno, il valore più alto di tutta la Lombardia e in diversi comuni del Garda la percentuale di seconde (terze) case raggiunge livelli del 60% sul numero totale di abitazioni. Ieri mattina a Desenzano Barbara Meggetto di Legambiente Lombardia ha richiamato l’attenzione sulla situazione preoccupante che si sta verificando sul Benaco. Il problema principale a suo avviso è l’assoluta mancanza di un modello di pianificazione unitario e condiviso dai comuni che invece ragionano in autonomia perdendo di vista i numeri complessivi dell’espansione urbanistica. Per il Garda e la sua fortissima vocazione turistica invece andrebbe tutelato il territorio puntando su strutture ricettivo di piccole dimensioni diffuse. Quale turista tra 10 anni verrà a trascorrere le vacanze sul lago se avrà come panorama una distesa di cemento?
I casi di urbanizzazione selvaggia degli ultimi anni sono stati numerosi; ieri mattina Legambiente ha fatto un presidio al Garda Resort Village, complesso immobiliare da 600 appartamenti tra Sirmione e Peschiera. Altre colate di cemento ancora fresche a Toscolano Maderno e a Puegnago. E’ forse il momento di dire basta.
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