Era appena uscito dal carcere con il divieto di avvicinarsi all’ex compagna quando ha pensato bene di mandarle dei messaggi vocali con minacce di morte.
Protagonista della vicenda, riportata dal Corriere della Sera, un uomo di 31 anni bergamasco accusato di maltrattamenti ai danni della donna con cui viveva e aveva una relazione. Nella serata di domenica i Carabinieri erano intervenuti su chiamata dei vicini nell’appartamento della coppia, che avrebbe anche una bambina di soli 3 anni. Al loro arrivo i militari avevano però trovato soltanto la donna poiché il trentunenne, pizzaiolo, si era già allontanato dall’abitazione che pare avesse lasciato da alcuni mesi per tornare a vivere con la madre. Lunedì la donna avrebbe formalizzato la denuncia per maltrattamenti, portando come prova anche un referto medico nel quale si segnalava una prognosi di 15 giorni per la presenza di lividi sul suo corpo.
Rintracciato l’uomo era dunque stato portato in carcere per l’interrogatorio e in seguito rilasciato dal giudice per le indagini preliminari che aveva ritenuto opportuno disporre a suo carico il divieto di avvicinamento alla donna, che avrebbe previsto come accade in tali casi il braccialetto elettronico per il monitoraggio degli spostamenti del soggetto. Lasciata la casa circondariale il trentunenne avrebbe compiuto l’ennesimo gesto riprovevole: avrebbe inviato alla ex alcuni messaggi vocali contenenti infamie e minacce di morte. È così scattato il secondo arresto e l’uomo è nuovamente tornato in carcere.