Profughi spacciatori nei parchi, Vilardi: basta immigrati a Brescia
Oggi è stato inaugurato ufficialmente il parco delle Cave di Brescia. Ma l’occasione – unita all’arresto di alcuni profughi con l’accusa di spaccio in un’area verde cittadina – è stata motivo di polemiche da paerte delle opposizioni. In una nota, infatti, la candidata sindaco del centrodestra Paola Vilardi attacca la Loggia e chiede al governo una moratoria dei profughi bresciani, mentre la deputata leghista Simona Bordonali invita il sindaco Emilio Del Bono “a pensare ai parchi esistenti invece di inaugurare quelli futuri”.
Ancora una volta Brescia finisce sotto i riflettori nazionali per larresto di alcuni finti profughi che spacciavano droga al parco di via Sardegna, vicino a oratorio e scuole medie. Ringrazio gli agenti della Polizia per lo straordinario lavoro. La situazione in materia di immigrazione è satura: quando sarò sindaco andrò a Roma a battere i pugni sul tavolo per dire che a Brescia non cè spazio per altri immigrati e che la nostra città chiede una moratoria sullinvio di altri richiedenti asilo sul territorio bresciano, oltre alla diminuzione del numero di quelli attualmente presenti. Nel nostro programma cè anche luscita immediata dallo Sprar, un sistema che comporta spese inutili per il Comune per laccoglienza di immigrati. Così ha commentato la Vilardi.
In merito è intervenuta anche Simona Bordonali, deputata della Lega – Salvini Premier: Sulla presenza di richiedenti asilo a Brescia ricordiamo tutti le bugie del sindaco Del Bono. Aveva promesso che in città non ne avremmo ospitati più di 300 e invece siamo arrivati a mantenerne 616, più del doppio, e ce li ritroviamo a spacciare droga vicino a scuole e oratori. Brescia più di altre città paga le politiche fallimentari del Pd. Mentre il sindaco inaugura in pompa magna una parte minima di un parco futuro, i parchi già esistenti in città sono invasi da clandestini spacciatori e sono inaccessibili ai bresciani che vogliono godersi il verde pubblico.