Beccalossi contro la Loggia: il Bigio deve tornare al suo posto entro sei mesi
Continuano le polemiche sull’ipotesi che in piazza Vittoria, al posto del Bigio, venga collocata una statua di Mimmo Palladino. Dopo le accuse di Rolfi e la replica di Del Bono, infatti, interviene sul caso l’assessore regionale Viviana Beccalossi che invita il sindaco a rispettare quanto previsto dal Ministero dei Beni culturali, riportando il Bigio (chiamato dall’esponente di Fratelli d’Italia con il nome originario di “Era Fascista”) sul piedistallo entro sei mesi.
ECCO IL TESTO INTEGRALE DEL COMUNICATO
Al massimo altri sei mesi e la statua Era fascista, nota in città come il Bigio, dovrà tornare a far bella mostra di sé in Piazza Vittoria. Il sindaco Del Bono non faccia scherzi e rispetti quanto previsto dal Ministero dei Beni Culturali.
Viviana Beccalossi, assessore regionale al Territorio e Urbanistica e dirigente di Fratelli dItalia interviene così nel dibattito riguardante la collocazione in Piazza Vittoria a Brescia di unopera scultorea di Mimmo Paladino nel luogo in cui storicamente dovrebbe trovare spazio la statua Era Fascista di Arturo Dazzi, custodita presso un magazzino comunale.
Ho rispettosamente accettato la decisione comunicatami dalla soprintendenza di Brescia, secondo cui questa esposizione temporanea sarebbe durata al massimo un anno. Visto che sono trascorsi sei mesi dalla lettera inviatami dal Soprintendente, Architetto Giuseppe Stolfi, non ci resta che attendere la fine di ottobre per ritornare a vedere il Bigio in Piazza Vittoria e considerare chiusa definitivamente questa vicenda.
Pur apprezzando la proposta dello scrittore e critico Giordano Bruno Guerri, che ha chiesto di collocare in questi mesi il Bigio a Salò conclude Viviana Beccalossi ritengo che il ritorno pubblico della statua debba avvenire nella sua Brescia.