Sindaci che “odiano” le donne. Ad Angolo Terme è bufera
La sezione della Lega Nord di Angolo Terme si schiera apertamente contro in sindaco Riccardo Minini, accusato di comportamenti arroganti e dittatoriali e di una sorta di avversione nei confronti delle donne in politica.
Di seguito pubblichiamo il comunicato stampa.
E’ passato quasi un anno dall’uscita delle nostre rappresentanti (passate in minoranza a seguito dei ripetuti comportamenti arroganti e dittatoriali messi in atto nei loro confronti dal Sindaco Minini, poi espulso dalla Lega Nord anche a causa di questo atteggiamento) dalla Giunta e dalla maggioranza, ma, ad oggi, siamo ancora in attesa di vedere una donna tornare a far parte dell’organo di Governo del Comune di Angolo.
Negli scorsi giorni abbiamo interrogato il Sindaco per sapere quali siano le azioni concrete che intende mettere in campo per dare attuazione a quanto previsto dallo Statuto Comunale e dalla Costituzione per garantire un’adeguata rappresentanza femminile in giunta, e gli abbiamo ricordato che il TAR ha già disposto lo scioglimento di altre giunte municipali proprio per la mancanza di donne al loro interno, affermando il principio secondo cui la nomina di una giunta municipale deve fissare il giusto punto di equilibrio tra l’ampia discrezionalità del potere del sindaco e il rispetto del principio dell’identità di genere quale condizione costituzionalmente tutelata per l’accesso alle cariche pubbliche, ovvero il principio della pari opportunità.
E’ vero che il sindaco non è obbligato a realizzare la parità numerica di genere nella nomina dei componenti della giunta, ma è vero anche che la nomina degli assessori non deve essere improntata a preclusioni di genere.
Ci pare invece che il Sindaco Minini, abbia parecchi problemi a rapportarsi con le donne che fanno politica, soprattutto se queste sono donne ‘con gli attributi’ e preferisca invece circondarsi di uomini sempre pronti a dirgli di sì, ad assecondare ogni suo capriccio e la sua smania di potere che sempre più spesso sembra lo porti a considerare la cosa pubblica come cosa propria (per rendersene conto basta fare una visita all’interno degli uffici comunali che Minini ha pensato bene di tappezzare con gli adesivi del nuovo partito a cui ha aderito subito dopo essere stato espulso dalla Lega).
Da parte nostra se entro un mese il Sindaco non avrà posto rimedio a questa mancanza, che oltre a lasciare un grande vuoto di rappresentatività per le Donne di Angolo Terme potrebbe portare persino allo scioglimento della giunta comunale, provvederemo a segnalare la situazione agli organi competenti.