Bresciani come sempre protagonisti al Vinitaly
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Il più importante Salone internazionale dedicato a vini e distillati rappresenta un comparto che in Italia vale oltre 12 miliardi di euro, impiega 1,2 milioni di addetti e nel 2013 ha superato i 5 miliardi di export, in crescita del 7,3% sull’anno precedente (fonte Vinitaly su dati Istat, Assoenologi). In tutto questo la Provincia di Brescia gioca un ruolo importantissimo. Al di là dei numeri, imprescindibili, lo si capisce semplicemente passeggiando nel grande spazio riservato al Franciacorta all’interno del padiglione della Lombardia. Tra l’altro, il luogo come al solito è, a detta di molti espositori nostrani, un po’ meno accattivante rispetto ai padiglioni classici della fiera, con il soffitto più alto e molto più luminosi. Nonostante questo la zona riservata alle cantine bresciane anche ieri, ultimo giorno di esposizione, era decisamente la più affollata. Un dato incoraggiante è che il pubblico del Franciacorta è anche il più giovane della fiera: praticamente ad ogni stand c’erano gruppi di ragazzi con i classici bicchieri a tulipano in mano.
Buoni anche i contatti instaurati dai responsabili commerciali delle cantine, soprattutto con l’estero, ma i prossimi giorni saranno decisivi per capire se i semplici contatti si trasformeranno in contratti.
L’aumento dei visitatori è stato ancora una volta importante con il 6% di crescita per un totale di 155.000 presenze in 4 giorni di manifestazione. Ottima la crescita in termini numerici e qualitativi dei buyer esteri, saliti a 56.000 rispetto ai circa 53.000 del 2013, raggiungendo un’incidenza del 36% sul totale. Un buonissimo viatico per il 2015 dove accanto a Vinitaly vi sarà l’Expo (dove il padiglione del vino sarà curato proprio dagli organizzatori della fiera veronese).
(a.c.)