Precipita ultraleggero a Lonato, morto il pilota-architetto 52enne
Molto di più di un semplice appassionato, Maurizio Scalvini era un esperto nella conduzione del suo velivolo ultraleggero, con alle spalle oltre 300 ore di volo. Purtroppo non gli è bastato per salvargli la vita: il suo aereo è precipitato ieri nelle campagne di Lonato del Garda, l’impatto col suolo non gli ha lasciato scampo.
Maurizio Scalvini di professione faceva l’architetto. Sul Sebino aveva gli affetti, una bella casa, una moglie e tre figli, in città conduceva gli affari dal suo studio in via Dalmazia. Sul Garda infine praticava la sua grande passione del volo. Dopo aver preso il brevetto nel campo scuola di Torbole Casaglia, da alcuni anni Scalvini frequentava la pista di Centenaro di Lonato gestita dalla Garda Eagle. Sono stati gli amici del circolo ad avanzare le prime ipotesi sull’incidente che gli è costato la vita, forse dovuto ad un errore in fase di manovra preliminare all’atterraggio. Prima dello schianto, avvenuto tra i filari di viti, non c’è stata alcuna comunicazione tra Scalvini e la base, segno probabilmente che il velivolo non presentava alcun problema.
Dopo lo schianto, che ha parzialmente smembrato l’ultraleggero, i soccorritori hanno trovato il pilota ancora in vita. Estratto dalle lamiere, i sanitari del 118 hanno provato per 40 minuti a rianimarlo, ma si sono dovuti arrendere. Inutile l’arrivo dell’eliambulanza, che è ripartita senza il ferito.
Il magistrato ha disposto l’autopsia, che verrà effettuata lunedì. Nel frattempo il velivolo sarà sottoposto a indagini da parti di tecnici incaricati dalla magistratura.
(a.c.)