La croce di Job ancora in attesa
Sono passati ormai 10 anni dalla creazione della famosa “Croce di Job”, grandiosa struttura in legno che raffigura in Cristo in croce, ideata da Enrico Job. Col passare degli anni la croce ha assunto quantomeno un triplice significato: simbolo evocativo della visita a Brescia di Giovanni Paolo II nel settembre del 1998, motivo per il quale la croce fu commissionata (per essere posata sopra l’altare dove il papa celebrò la messa, nello stadio Rigamonti); perenne memoria del tanto amato papa Karol Wojtyla e paradigma della lunga carriera artistica del suo creatore, recentemente scomparso. Alcuni mesi dopo la visita del papa vi fu una disputa all’interno della curia bresciana per stabilire chi avesse dovuto avere l’onore di ricevere la croce. Alla fine la scelta cadde sul comune di Cevo, in Vallecamonica. La scelta non fu dettata solamente dall’insistenza degli amministratori di allora né da quella del vescovo ausiliario mons. Mario Vigilio Olmi. Il luogo prescelto è altamente simbolico e ricco di potere evocativo: dall’Androla, monte sacro per le antiche popolazioni celtiche della valle, si ha una visione ampissima dell’intera valle. La croce fu posizionata nel 2005, il 5 novembre la solenne benedizione nel corso della celebrazione eucaristica. Allo stato attuale i lavori per il completamento del monumento ancora non sono stati ultimati, sono anzi piuttosto in ritardo. Colpa dei fondi che non si trovano. Il sindaco di Cevo Mauro Bazzana stima in 700 mila euro la cifra che servirebbe per terminare l’opera; già 400 mila quelli spesi dal 2005 ad oggi. La struttura esistente va completata con la costruzione di due basamenti in cemento armato che serviranno da sostegno ai “due millenni”, due reti formate da mille quadrati che simboleggiano i duemila anni di vita del cristianesimo. Poi sarà la volta di creare uno spazio per l’altare in pietra che servirà per le celebrazioni e le gradinate per la platea. Ma i lavori saranno intrapresi solo una volta raccolti tutti i fondi necessari per finanziarli.
A.C.