Controllo abitazioni, la provocazione di Rolfi: “Rovato faccia da modello”
"Ora è diventato discriminatorio anche far rispettare le norme sull’abbandono dei rifiuti, ovviamente sempre e solo se, a trasgredire le regole sia un immigrato…". Questo il commento di Fabio Rolfi, vice capogruppo della Lega Nord in consiglio regionale, intervenuto sulla decisione del sindaco di Rovato di attuare controlli nelle abitazioni del paese, alcune delle quali residenza di cittadini stranieri. La fondazione Guido Piccini per i diritti dell’uomo e l’Associazione studi giuridici sull’immigrazione (Asgi) avevano inviato una lettera all’Unar, l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni, e alla Prefettura affinché verificassero la legittimità delle operazioni di controllo delle abitazioni messe in atto dall’Amministrazione di Rovato.
DI SEGUITO IL TESTO INTEGRALE DEL COMUNICATO
"L’impegno a contrastare le inciviltà urbane, tra le quali anche l’abbandono dei rifiuti e per incentivare una migliore cultura civica deve essere portato avanti senza paranoie ideologiche. Non e’ una novità – spiega Rolfi – che tra le comunità straniere si registri una minore propensione verso corretti stili di vita in campo ambientale. Le norme devono valere per tutti, immigrati inclusi!"
Rolfi respinge al mittente le critiche di CGIL, Fondazione Piccini e ASGI che nei giorni scorsi hanno scritto all’Unar una lettera sui controlli svolti dal comune di Rovato. "I Comuni non possono essere osservati speciali nel momento in cui sono chiamati a far rispettare banali norme finalizzate a migliorare la qualità di vita delle proprie comunità. Questa favola della discriminazione e’ solo un paravento dietro il quale si nasconde il business di studi legali, associazioni e fondazioni che altrimenti non avrebbero nulla da fare. Intendo portare in consiglio regionale il tema della tutela delle amministrazioni locali contro le azioni lesive alla loro autonomia perpetrate da queste realtà solamente per interessi politico elettorali".