Fabbriche di animali: in mostra gli allevamenti intensivi
Sabato 2 agosto alle 17 nella sala mostre e conferenze del museo nazionale della fotografia di Brescia (Contrada del Carmine, 2d) si terrà l’inaugurazione della mostra fotografica “FABBRICHE DI ANIMALI – Testimonianze dagli allevamenti intensivi” sulla realtà degli allevamenti di animali, con scatti provenienti dal lavoro di indagine dell’associazione Essere Animali.Si tratta di una testimonianza del mondo nascosto in cui gli animali sono resi invisibili ai consumatori. Una serie di immagini che documentano la situazione ordinaria in cui vivono decine di milioni di esseri viventi destinati a diventare cibo o pellicce, ma anche un incontro di sguardi tra chi entra in quei luoghi e chi ci vive ogni giorno, ogni ora, in una vita priva di stimoli.
Per l’associazione Essere Animali fotografare e filmare le condizioni di detenzione di questi esseri viventi serve a superare il muro di segretezza eretto da chi trae profitto dal loro sfruttamento. Raccogliere documentazione attuale e contemporanea permette di aprire un dibattito sociale sul rapporto che abbiamo con gli altri animali e di ottenere maggiore sostegno per un cambiamento che risulta quanto mai necessario e impellente.
Dietro alle fotografie esposte c’è un grande lavoro di ricerca e di documentazione particolarmente intenso sia dal punto di vista emotivo che psicologico.Ogni singolo scatto ritrae la quotidianità di chi è schiavo negli allevamenti. Durante la serata di inaugurazione della mostra sarà allestito un tavolo informativo con materiale cartaceo, pieghevoli, adesivi, magliette
Per contatti e informazioni: info@essereanimali.org – brescia@essereanimali.org facebook: www.facebook.com/essereAnimali- twitter: twitter.com/essereAnimaliflickr: www.flickr.com/photos/essereanimali vimeo: vimeo.com/essereanimali
Sempre sabato 2 agosto, sempre alle 17 e sempre nella sala conferenze del museo nazionale della fotografia di Brescia (Contrada del Carmine, 2d) verrà inaugurata anche la mostra di Sergio Preseglio “In giro per la città” con immagini “della mia Brescia, che quotidianamente e distrattamente scorrono davanti ai nostri occhi, ancorati a meditazioni passate o future, quasi mai contemporanee, perciò invisibili al nostro animo. Quindi se almeno una mia immagine vi farà meditare, avrò centrato il mio obbiettivo”, ha dichiarato l’autore.