L’Asl sequestra 150 kg di carne e chiude un ristorante cinese di Montichiari
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L’ASL di Brescia, nella giornata di mercoledì1 febbraio 2012, ha posto sotto sequestro 150 kg di alimenti di origine animale e vegetale in pessimo stato di conservazione, che si trovavano all’interno di un ristorante cinese di Montichiari. La scoperta è avvenuta durante uno dei controlli periodici effettuati dal personale del Servizio di Igiene e del Servizio Veterinario del Distretto della Bassa bresciana orientale.
Gli alimenti, tra cui oltre 60 kg di carne di suino e 30 kg di pesce, erano all’interno di celle frigorifere in confezioni aperte, conservate con modalità e ad una temperatura non idonee, e pertanto non utilizzabili per la preparazione di cibi. Nelle stesse celle erano conservati anche alimenti (in particolare verdure) già preparati e poi ricongelati; la vicinanza tra i diversi alimenti può provocare situazioni di contaminazione batterica (i liquidi di carne e pesce possono venire a contatto con altri alimenti): i batteri infatti con la congelazione non vengono uccisi, bensì ne viene rallentata la crescita.
La merce è stata messa sotto sequestro, e ne è stata disposta la distruzione. Nel corso dell’ispezione il personale dell’ASL ha inoltre riscontrato le pessime condizioni igieniche della cucina, oltre alla mancanza di un’importante procedura che indica le modalità per lo scongelamento degli alimenti e la successiva conservazione dei prodotti destinati alla somministrazione. Tale procedimento è fondamentale per garantire la sicurezza degli alimenti: sapore, qualità nutrizionale, mancanza di effetti tossici dovuti alla proliferazione di microrganismi.
Il personale del Distretto di Montichiari ha pertanto sospeso l’attività e intimato al titolare del ristorante la pulizia del locale e la sistemazione delle celle di conservazione degli alimenti entro 3 giorni, e l’aggiornamento delle proprie procedure. L’ASL procederà poi al controllo del ristorante e, se risulterà in regola, ne disporrà la riapertura. L’esercente è stato sanzionato per il mancato rispetto delle norme igieniche, con una multa pari a 4.166 Euro.