Sede della Prefettura, Molgora vuole alzare il canone d’affitto, ridotto invece del 15% per legge
Normali liti tra locatore e inquilino. Insomma, normali non proprio, viste le cifre in ballo e soprattutto i soggetti protagonisti della vicenda, nientemeno che Daniele Molgora e Narcisa Livia Brassesco Pace, in qualità però non di semplici cittadini ma di presidente della Provincia di Brescia e Prefetto. Oggetto della contesa il canone d’affitto dei locali di Palazzo Broletto in uso alla Prefettura.
Tutto parte della considerazione del "ragioniere" Molgora, che vorrebbe adeguare il canone d’affitto al reale valore di mercato, circa 645mila euro secondo l’Agenzia delle Entrate a fronte dei soli 230mila pagati fino ad ora. Il contratto è scaduto giusto ieri, e da oggi in poi la Provincia vorrebbe l’adeguamento. Peccato che una norma varata dal Governo Monti nell’estate 2012 imponga il taglio degli affitti del 15%.
In realtà la questione è molto più ingarbugliata di così, ed è spiegata sulle colonne di Bresciaoggi in edicola stamane. Oltre ai locali di Palazzo Broletto infatti la Prefettura ha in locazione altri stabili dalla Provincia, per circa 3.500 metri quadrati coperti (un po’ di meno secondo il Prefetto) e 1.500 scoperti. La Prefettura è disposta a cederne alcuni, ed a tenere in Broletto solo gli uffici di rappresentanza, il che consentirebbe a Molgora di prendere possesso di alcuni locali e contemporaneamente di cessare di pagare l’affitto per altri che attualmente si stanno utilizzando. Su una cosa però lo Stato è fermo ed irremovibile: il canone d’affitto complessivo deve diminuire del 15%, altrimenti si valuterà la stesura di un apposito decreto. Molgora ha già annunciato che lo impugnerebbe, non prima di avere dato lo sfratto alla sua inquilina.
(a.c.)