Centropadane, Molgora costretto alle dimissioni. Nuovo Cda entro l’estate
Le dimissioni di Daniele Molgora dalla presidenza della società autostradale Centropadane sono un atto dovuto in quanto l’Autorità nazionale anticorruzione si era subito espressa dichiarando che “non era conferibile, ai sensi dell’art. 7, comma 2 del decreto 39 del 2013, l’incarico del Presidente del Cda di un Ente di diritto privato in controllo pubblico a colui che riveste la carica di presidente di una Provincia che sia socio di tale Ente”; pertanto è evidente che Molgora è stato costretto dal Collegio Sindacale alle dimissioni, per evitare l’annullamento degli atti di un presidente il cui contratto d’incarico era da considerarsi nullo per problemi di incompatibilità, come indicato da Anac.
Rispetto a quanto accaduto, senza entrare nel merito delle motivazioni politiche che hanno portato alle dimissioni, è intervenuto il presidente della Provincia di Brescia, Pier Luigi Mottinelli, affinché la Provincia abbia al più presto rappresentanti di propria indicazione nel Consiglio di Amministrazione, dato che l’elezione di Daniele Molgora è avvenuta prima dell’insediamento dell’attuale Provincia.
«Alla luce degli ultimi avvenimenti – ha dichiarato il presidente Mottinelli – che vedono il gruppo Gavio aggiudicarsi la concessione del tratto autostradale della A21 Piacenza -Cremona – Brescia, anche se la procedura di affidamento non è conclusa in quanto il Ministero delle Infrastrutture deve completare le attività procedurali propedeutiche l’aggiudicazione, i soci dovranno ragionare su che cosa farà la società, in assenza della concessione autostradale, scaduta il 30 settembre 2011.
Sono interessato a concorrere in qualità di azionista di riferimento, insieme agli altri soci, – ha continuato il Presidente Mottinelli – alla modifica statutaria e alle nuove competenze della società, a partire dall’autostrada regionale Cremona – Mantova, di cui ho parlato proprio oggi in un incontro a Milano con il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni».
La Provincia di Brescia ha avuto mandato dagli altri soci di dare l’avvio a un percorso che modifichi lo statuto e nomini un nuovo Consiglio che interpreti le nuove finalità societarie, nel più breve tempo possibile, tra giugno e settembre.