Nuvolento, laboratorio cinese nei guai per lavoro nero e non solo: si indaga sui capi “firmati”
La titolare di un laboratorio tessile cinese è finita nei guai in seguito a un controllo dei carabinieri della stazione di Nuvolento avvenuto nei giorni scorsi. Le verifiche nel capannone, infatti, hanno portato infatti a individuare un lavoratore in nero (raggiunto da un provvedimento di allontanamento) sui sei trovati all’interno. Ma il sospetto dei militari, viste le numerose apparecchiature trovate all’interno, è che nell’attività fossero impiegate molte più persone.
Sono in corso, poi, verifiche sui capi d’abbigliamento “firmati” che venivano prodotti nel laboratorio, per capire se l’attività disponesse delle autorizzazioni da parte delle case madri titolari dei marchi.
Alla titolare, per il momento, sono state contestati i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di mancato rispetto delle norme sulla sicurezza del lavoro. Inoltre a suo carico sono state comminate sanzioni amministrative, anche per le condizioni igieniche del capannone.