La Provincia presenta il Bilancio 2014-2016, ma futuro dell’Ente e’ un incognita
Soddisfazione per il lavoro compiuto in cinque anni di economie e profondo rammarico per non poter investire sul territorio quanto tenacemente risparmiato. In attesa dell’approvazione del bilancio previsionale della Provincia di Brescia, in programma il prossimo 17 aprile, ieri il presidente Daniele Molgora ha illustrato ai suoi consiglieri la bozza di bilancio, cogliendo l’occasione per esprimere tutto il suo rammarico sul futuro, ormai segnato, dell’ente.
Innanzitutto è da chiarire che i contorni della riforma Delrio e dell’effettiva approvazione da parte di Renzi sono ancora piuttosto nebulosi. L’unica cosa certa è che il 25 maggio non si voterà per l’elezione di un nuovo Consiglio Provinciale. Così il previsionale di bilancio di Molgora si trasforma in un elenco di pertinenze che non si sa se effettivamente resteranno in carico all’ente, se non per i primi sei mesi dell’anno. Le parole del presidente sono riportate stamane sulle colonne di Bresciaoggi, e contengono più domande che risposte: «Ci sono funzioni che non si sa che fine faranno. Prendiamo la scuola audiofonetica. Non dovrebbe più riguardarci il suo sostentamento che assicuravamo con due milioni. Resta la competenza sulle scuole, ma solo per quanto concerne l’edilizia. E le competenze sul sociale, ci toccano o no? Non dovrebbero toccarci. L’assistenza ai disabili che assorbiva 13 milioni per esercizio a chi passa? E la protezione civile?».
Il rammarico è forte perché i conti ora sono in ordine, gli investimenti potrebbero ripartire (nel 2012 a bilancio per gli investimenti c’erano 3 milioni, nel 2013 sono passati a 13 e nel 2014 potrebbero essere 25, più 27 dovuti alle alienazioni, ad esempio di Centropadane).
L’ultimo slogan è quello di un politico che esprime tutto il rammarico di non poter giocare la sua partita elettorale: «Peccato che non ci si possa presentare al giudizio degli elettori con questi risultati».
(a.c.)