5G, ok alla proposta-Fontana: la Loggia si doterà di un piano elettromagnetico
Un piano di governo per prevenire e contenere l’inquinamento elettromagnetico, anche in vista della diffusione della rivoluzione portata dalla tecnologia 5G. A chiederlo è la mozione presentata da Paolo Fontana e Paola Vilardi, votata (con due astensioni) in maniera bipartisan dal consiglio comunale di Palazzo Loggia.
“Al fine di tutelare la salute e la sicurezza della popolazione – si legge nel testo – (si chiede di, ndr) progettare un piano di governo elettromagnetico, sul modello del piano di governo del territorio (PGT), specifico per le antenne di telecomunicazione. Con un monitoraggio continuo (e non a cadenza decennale) l’amministrazione avrebbe uno strumento per interagire con le compagnie di telecomunicazioni al fine di installare gli impianti in modo ragionato e tale da minimizzare i livelli di onde a radiofrequenza sull’intero territorio (salvaguardando aree particolarmente delicate del territorio, ad esempio quelle socialmente sensibili come ospedali e scuole)”.
La mozione – una delle poche di tono non complottista tra quelle depositate nella nostra provincia sul tema 5G – ha come obiettivo primario quello di mappare gli impianti esistenti, individuando le zone sensibili e monitorado il rispetto dei limiti di legge. Non un divieto alla nuova tecnologia (come invece chiede una minoranza di cittadini e di sindaci), che – come dichiarato dallo stesso Fontana – secondo gli studi attuali non dovrebbe comportare rischi per la saluta. Ma un intervento programmatorio che ha come obiettivo primario quello di guidare lo sviluppo delle antenne e contenere il loro impatto sul territorio.
IL TESTO INTEGRALE DELLA MOZIONE FONTANA
OGGETTO: Piano di governo elettromagnetico.
Il Consiglio Comunale di Brescia
PREMESSO CHE
La tecnologia di telecomunicazione 5G permette una velocità di trasmissione dei dati di gran lunga superiore rispetto alle reti del passato. Se con il 4G si impiega ad esempio circa 40 secondi per scaricare un film da un gigabyte, che erano ben quattro ore con il 3G, con la rete 5G il tempo di attesa scende sotto la soglia del secondo. Non solo, la latenza, quanto ci mette un segnale inviato da uno smartphone ad andare a destinazione e tornare indietro, si fa infinitesimale sulla carta. Questo implica poter connettere apparati che rispondono in tempo reale ai comandi: dall’industria all’agricoltura, dall’intrattenimento alle città smart, il 5G promette nel corso della sua evoluzione di cambiare le nostre vite.
CONSIDERATO CHE
Il 5G nella sua forma attuale usa onde elettromagnetiche a radiofrequenza simili a quelle del 4G e secondo l’Istituto Superiore di Sanità, il legame fra queste onde e i tumori è improbabile. Il 5G, come le attuali tecnologie di telefonia mobile di seconda, terza e quarta generazione (2G, 3G e 4G), non richiede segnali elettromagnetici di intensità significativa, per cui non è prevedibile alcun problema per quanto riguarda gli effetti termici noti indotti dai campi elettromagnetici. Questo è vero anche in considerazione sia della natura particolarmente restrittiva della normativa italiana, sia dei margini di cautela impliciti negli standard internazionali per la protezione dagli effetti termici. E’ bene ricordare inoltre che i limiti stabiliti dalla normativa italiana sono tra i più bassi in Europa (ad esempio, in Italia il limite è 6V/m, in Germania 61V/m a frequenza 2100MHz). E’ comunque fondamentale, a maggior garanzia della cittadinanza che, all’introduzione di questa tecnologia , sia affiancato un attento monitoraggio dei limiti elettromagnetici.
EVIDENZIATO CHE
Il Comune di Brescia nel 2007-2008 aveva effettuato una mappatura degli impianti di telefonia cellulare grazie al contributo del Dipartimento di Ingegneria Elettronica dell’Università degli Studi di Brescia; Mappatura da cui risultavano alcune zone con maggiori concentrazioni di onde a radiofrequenza. Negli anni le compagnie telefoniche hanno però continuato e modificato le installazioni ed il piano non è più stato aggiornato.
Impegna il Sindaco e la Giunta Comunale
Al fine di tutelare la salute e la sicurezza della popolazione progettare un piano di governo
elettromagnetico, sul modello del piano di governo del territorio (PGT), specifico per le antenne di telecomunicazione.
Con un monitoraggio continuo (e non a cadenza decennale) l’amministrazione avrebbe uno
strumento per interagire con le compagnie di telecomunicazioni al fine di installare gli impianti in modo ragionato e tale da minimizzare i livelli di onde a radiofrequenza sull’intero territorio (salvaguardando aree particolarmente delicate del territorio, ad esempio quelle socialmente sensibili
come ospedali e scuole).
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