Parenti assolti in Pakistan per la morte di Sana, la Lega attacca: una vergogna
“La sentenza del tribunale pachistano, che ha assolto i parenti di Sana Cheema dall’accusa di omicidio nonostante i referti medici dimostrassero il contrario, è l’ennesima vergogna. Ma è anche la dimostrazione del fatto che ben difficilmente le donne possono trovare giustizia in Paesi ove si applica di fatto la legge islamica. E c’è ancora qualcuno, a casa nostra, che pretende di importare questo modello”.
Così scrive in una nota il consigliere regionale del Carroccio Francesca Ceruti, bresciana, commenta l’assoluzione dei parenti della giovane italo-pachistana Sana Cheema, portata via da Brescia ed uccisa per un “delitto d’onore”. Anche se i dettagli sulla sentenza sono ancora pochi e difficilmente conciliabili con quanto pare avesse dichiarato il padre.
“A Brescia”, conclude Ceruti, “sono stati molti i casi di giovani uccise solo perché volevano vivere all’occidentale. Una simile mentalità, criminale oltreché retrograda, va respinta e combattuta con tutte le nostre forze. Che è quello che come Lega abbiamo sempre fatto”.