Ds pro Ztl e contro Cdl
Le Ztl e la demagogia del centrodestra bresciano
Continua la campagna contro le ZTL e il controllo elettronico degli accessi.
Qualsiasi sia il tema affrontato: sicurezza, integrazione stranieri, politiche di bilancio, politiche di regolazione del traffico cittadino la CdL locale non sa che proporre demagogia, mentre in altre città magari affronta i problemi complessi che vivono tutte le città moderne, adottando soluzioni simile a quelle adottate nel nostro comune. Laccesso nei centri storici è sempre più frequentemente regolato dallintroduzione di ZTL (ci sono, con regolamentazioni diverse, a Palermo, Cagliari, Como, Lecce, Lecco
tutte città governate dal centrodestra). Ztl controllate da dispositivi elettronici , in grado di garantire un efficace controllo e sanzioni a chi non rispetta le regole, ma su questo aspetto il centrodestra ancora una volta si dimostra poco incline al rispetto delle regole poste alla base di una convivenza più ordinata e civile e si erge a paladino di chi le norme non vuole rispettare. Nella storia del recente governo Berlusconi numerosi sono stati gli appelli e le giustificazioni per chi non rispetta le leggi (condoni, inviti a non pagare le tasse
).
Per quanto riguarda ad esempio il problema della pressione del traffico sui centri storici, problema che investe tutti i centri antichi, con conseguenze negative: sul livello di inquinamento acustico ed atmosferico, sul disordine urbano, sulla tutela dei beni monumentali, sul livello generale della qualità della vita dei residenti e di tutti coloro che vogliono vivere la città.
Su questo problema a Brescia il centrodestra chiede labolizione delle ZTL e dei loro controlli e nello stesso tempo il centrodestra lombardo in regione approva una legge, la n° 24 del 11/12/2006 -Norme per la prevenzione e la riduzione delle emissioni in atmosfera a tutela della salute e dellambiente – in cui invita a: regolamentare laccesso ai centri urbani privilegiando i veicoli a basso impatto ambientale e migliorando lofferta di trasporto pubblico;definire tariffe per la sosta, laccesso alle aree urbane e la percorrenza di itinerari stradali, anche in relazione ai fattori di congestione e di inquinamento; agevolare la circolazione dei mezzi pubblici e istituire zone a traffico limitato; la riduzione del traffico nelle zone residenziali e nei centri storici, limitando la velocità dei veicoli e migliorando la coesistenza tra traffico a motore e pedoni e ciclisti; spazi attrezzati per il ricovero e la sosta delle biciclette presso i principali poli di attrazione e aree di interscambio con il trasporto pubblico;sistemi di noleggio di biciclette, in particolare presso stazioni e fermate dei mezzi pubblici.
Queste sono le politiche di indirizzo sollecitate dalle istituzioni governate dal centrodestra, il comune di Brescia ha da anni accolto e lavorato per la realizzazione di questi interventi, sapendo che non esistono soluzioni semplici a problemi complessi e soprattutto essendo consapevole che scelte come quelle delle ZTL e del loro controllo elettronico sono soluzioni che hanno bisogno di tempo per essere accettate soprattutto da chi non si staccherebbe mai dalla sua automobile. La proposta della Cdl, quella di liberare le auto, non può produrre alcun beneficio alla vita della città, ed anzi innesta tensioni con i cittadini residenti di cui non si avverte certo il bisogno. Siamo sempre più convinti che per far crescere la vita cittadina bisogna riportare le persone a percorrere a piedi le vie del centro, organizzando eventi e manifestazioni di richiamo che stimolino i bresciani a riappropriarsi della propria città. Le cronache, anche recenti, di manifestazioni e spettacoli dimostrano che la città con le ZTL, i varchi elettronici e senza auto si riempie e torna a pulsare. Si avvicina lestate, sempre carica di eventi anche eccezionali, e ancora una volta vedremo le vie del centro piene e vive.
Marco Pozzi
Maurizio Billante
Consiglieri D.S. del Comune di Brescia