Loggia e Pd, siamo seri…
Gentile Direttore,
Le chiedo ospitalità per esprimere alcune brevi considerazioni sull’argomento rifiuti di Napoli, oggetto in questi giorni di particolari attenzioni e prese di posizione della classe politica bresciana. A scanso di equivoci, chiarisco fin da subito che sono convinto che quanto a suo tempo chiesto da Prodi, ripreso da Berlusconi e ultimamente condiviso da Formigoni, sia una soluzione condivisibile e da approvare, sia pur a determinate e chiare condizioni. Risulta evidente che di fronte ad un’emergenza come quella verificatasi in Campania, ed in particolare a Napoli e dintorni, è necessario mettere in atto una reazione di “responsabilità nazionale” che sappia in breve tempo dimostrare al nostro Paese e al resto del mondo, vista la ricaduta mediatica che la vicenda ha avuto, una capacità di risposta e di soluzione. Se questo vuol dire, come indicato dal Governo e approvato dalla Regione, assumersi una parte di oneri, è indispensabile farlo anche a Brescia. Dovrebbero capirlo le forze politiche di maggioranza, il Sindaco Paroli, ma ancor di più la Lega Nord che in questo periodo è particolarmente attenta alla questione del Federalismo e quindi alla definizione di un nuovo disegno del sistema statuale italiano. Essere forza di Governo, avere l’ambizione di ammodernare e migliorare il nostro modello organizzativo, cosa auspicata, indipendentemente dalle appartenenze, da moltissimi italiani, non può essere caratterizzato da una chiusura totale attorno ai propri interessi e al proprio territorio, quasi che Brescia e la sua tecnologia siano un’isola a se stante. Al contrario, dovrebbe essere un motivo di orgoglio e di grande capacità politico-amministrativa avere un sistema di smaltimento di rifiuti capace non solo di consegnarci una situazione ben diversa dal disastro napoletano, ma anche di compartecipare alla soluzione di una vera e propria emergenza nazionale. Dovrebbe capirlo anche il centro sinistra in Loggia che, invece, vedo impegnato in una specie di gara con la Lega Nord a chi è più bravo a far muro rispetto i rifiuti napoletani. E’ legittimo mettere in evidenza le contraddizioni di alcuni esponenti politici di centro destra e di alcune istituzioni da loro rette, quello che era sbagliato con Prodi è diventata una scelta più che giusta con Berlusconi, ma è miope non andare oltre e dimostrare, sia pur in minoranza, di avere una capacità di lettura degli eventi e di formulare delle proposte di soluzioni dei problemi degne di una forza che aspira a diventare forza di Governo e non decide semplicemente di fare il guardiano dell’opposizione. Indispensabile, a mio giudizio, è invece essere chiari su alcuni punti, cominciando dall’individuazione delle responsabilità, o incapacità, di affrontare la questione rifiuti da parte di alcuni esponenti politici e istituzionali. Non vorrei infatti che fra qualche tempo il Presidente della Regione Campania, invece di essere invitato a farsi da parte, tornasse ad essere uno degli elementi maggiormente considerati all’interno del PD secondo una consuetudine, valevole tanto a Roma quanto a Brescia, che chi perde o dimostra di non essere in grado di costruire proposte capaci di raccogliere il consenso della gente continua ad essere considerato un fermo punto di riferimento. Così come deve essere chiaro che la “socializzazione” del problema campano deve passare attraverso la certezza che anche in quella parte di Italia si cominci a costruire la risposta realizzando le opere necessarie – discariche e/o termovalorizzatori. Sulla serietà nell’affrontare le questioni si misurerà la credibilità della classe politica e la sua capacità non solo di raccogliere il facile consenso basato sugli umori o le sensazioni immediate dei cittadini, ma di affrontare e di disegnare gli scenari e le esigenze future. Le questioni che abbiamo davanti sono molte ed esigono capacità di proposta e di risposta che francamente, per ora, non vedo né nel centro destra, né nel PD.
Gian Antonio Girelli
Consigliere Provinciale