Sanità, dal 1° marzo costi trasparenti: ai pazienti verrà comunicata la spesa sostenuta dalla Regione
A partire dal 1 marzo i cittadini che riceveranno cure (ricoveri o prestazioni ambulatoriali) nelle strutture sanitarie della Lombardia saranno informati sui costi medi che il Servizio Sanitario Regionale sostiene per quelle prestazioni di cui hanno usufruito. Lo prevede la delibera sulle "regole" per il 2012 del Sistema socio sanitario lombardo, varate dalla Giunta regionale nello scorso mese di dicembre. Nella prima fase di implementazione di questa nuova attività l’entità dei rimborsi medi che la Regione dà alle strutture che erogano le diverse prestazioni verrà indicata solo per una parte di queste stesse prestazioni, quelle particolarmente significative in rapporto allo stato di salute, in modo da favorire una maggiore consapevolezza dei cittadini. Ad esempio saranno comunicati i costi di prestazioni come la cataratta, la Pet, l’endoscopia del pancreas e la risonanza magnetica del cuore ma non quelli relativi alla glicemia e al colesterolo.
"Questa decisione – spiega l’assessore Bresciani – si iscrive all’interno di una politica di trasparenza e di rispetto al cittadino per ciò che versa per il funzionamento del sistema sanitario. Obiettivo di questa operazione di trasparenza è sicuramente quello di consentire al cittadino di prendere coscienza di come vengono investiti in ‘salute’ parte dei contributi versati, per dare adempimento a quanto previsto dall’articolo 32 della Costituzione, in cui si dice che ‘La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti’".
"Altro obiettivo – prosegue Bresciani – è quello di sensibilizzare il cittadino, anche con l’ausilio dei medici, sulla necessità di adottare stili di vita più sani per innestare un percorso virtuoso, che consenta di liberare risorse da convogliarle al ‘prendersi cura’. Il ‘prendersi cura’ rappresenta la corretta evoluzione del concetto di cura, arricchisce il rapporto tra l’individuo e il suo benessere e quello tra il medico e il suo paziente, che non è tale solo nel momento del bisogno". Va ricordato infine che Regione Lombardia ha deciso di rimodulare l’applicazione del ticket da 10 euro imposto dalla legge nazionale su tutte le prestazioni, annullando gli aumenti sulle prestazioni fino a 5 euro (che sono una parte molto significativa). Inoltre, in Lombardia, due prestazioni su tre hanno avuto aumenti inferiori ai 10 euro.