Sellero, il Comune vince il ricorso contro Prefabbricati Camuna ma sindaco e giunta devono pagare
Come ricorderete nel giugno scorso la società Prefabbricati Camuna aveva presentato ricorso avanti al TAR di Brescia per ottenere il risarcimento del danno, a suo dire, ancora vantato nei confronti dell’Ente per l’illecita condotta tenuta nella gara di appalto promossa nel 2003 per il recupero dell’area «ex Fucinati» in cui Prefabbricati Camuna si era classificata al secondo posto. La Società rilevava come, a seguito della sentenza del 2009 sempre del TAR di Brescia che lo aveva visto soccombente, il Comune di Sellero "solo dopo numerosi solleciti" si sia limitato a pagare la somma di euro 45.000, questo nonostante i costi sostenuti e documentati da Prefabbricati Camuna per la progettazione e la partecipazione alla gara fossero ampiamente superiori (circa 270 mila euro). Pertanto la Società aveva chiesto la condanna del Comune di Sellero "a corrispondere alla ricorrente la somma di €. 260.711,34, detratta la somma di €. 45.000 già versata, o, in subordine, determinare la somma maggiore o minore che risulterà in esito di giudizio, con interessi e rivalutazione oltre che "a rifondere alla ricorrente le spese, i diritti, gli onorari e le spese di giudizio". All’udienza per la trattazione del ricorso svoltasi il 17 ottobre, il TAR di Brescia (vedi sentenza a questo link http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Brescia/Sezione%201/2012/201200761/Provvedimenti/201201702_20.XML) ha deciso di respingere la richiesta di Prefabbricati Camuna, condannandola a risarcire al Comune le spese sostenute (quantificate in circa 2000 euro). Buone notizie per il Comune di Sellero quindi ma non altrettanto buone per il Sindaco Bressanelli e per la sua maggioranza che rischiano di dover sborsare parecchi quattrini di tasca propria. Infatti, nel dispositivo della Sentenza, i giudici Bresciani hanno sì evidenziato che "il ricorso è infondato e va respinto, dovendosi ritenere la ricorrente senz’altro soddisfatta" ma anche "che la somma di € 45.000 versata dal Comune appare anzi eccedere il dovuto, perché corrisponde all’interesse positivo, ovvero a quanto si sarebbe ricavato vincendo la gara, e non al costo della partecipazione ad essa, che anche secondo logica è per regola inferiore al ricavo ipotizzabile. Da ciò la possibilità che a carico del Comune sussista una responsabilità contabile, a fronte della quale si deve decidere come da dispositivo". I giudici hanno pertanto avanzato l’ipotesi che il Comune abbia pagato anche più del dovuto e che gli amministratori e/o i funzionari che hanno autorizzato il pagamento senza verificarne la congruità, possano essere colpevoli di danno erariale. Per questo motivo hanno disposto che copia della sentenza venga inviata alla Procura delle Corte dei Conti perché questa accerti eventuali responsabilità da parte degli amministratori ed eventualmente condannarli a risarcire il Comune di tasca propria. Anche i giudici del TAR di Brescia hanno quindi evidenziato le criticità più volte messe in luce dal nostro gruppo consiliare che già nel 2010, in occasione del riconoscimento del debito fuori bilancio relativo al risarcimento in questione (avvenuto con il nostro voto contrario), aveva chiesto che l’intera documentazione fosse inviata alla Procura regionale della Corte dei Conti perché questa potesse esprimere un parere in merito alla legittimità della deliberazione assunta e in merito all’ipotesi che si potesse configurare un danno erariale e di conseguenza la magistratura contabile potesse procedere rivalendosi sui chi ha causato l’obbligazione e su chi ha provveduto a liquidare la somma senza valutarne l’effettiva congruità. Un’altra tegola per il Sindaco e l’ennesimo esempio dell’inadeguatezza sua e della sua maggioranza, più volte finita nel mirino della magistratura contabile che, dopo averla richiamata per l’irregolare cessione della società TSN, aver convocato nuovamente l’amministrazione per il 23 dicembre prossimo per esaminare alcune criticità emerse nel corso dell’analisi del rendiconto 2010, si dovrà ora pronunciare anche sulle responsabilità relative alla questione del risarcimento a "Prefabbricati Camuna".