Sequestro discarica via Brocchi, il Comitato: “E se non avessimo fatto da sentinelle?”
Continuano i commenti da parte di Comitati ambientalisti e politici sul sequestro della discarica d’amianto di via Brocchi. I primi a non voler abbassare la guardia sono i rappresentanti del Comitato spontaneo contro le Nocività che, in una nota, hanno ripercorso i momenti più salienti di una vicenda che si trascina da quasi tre anni. Ecco il testo della nota:
“Eravamo lì dai primi giorni di ottobre, di sentinella, per controllare e informare tutti di cosa stava avvenendo. Abbiamo controllato l’andirivieni dei camion nella proprietà Faustini; abbiamo visto gli operatori Profacta stoccare l’amianto in modo non corretto, in una discarica dove l’acqua piovana, non drenata, si raccoglieva in grosse pozzanghere sul fondo; infine abbiamo visto e documentato pacchi di amianto non correttamente imballati che presentavano evidenti lacerazioni. Dalla data di apertura della discarica l’amianto è stato portato per soli tre giorni e, in un periodo così breve, abbiamo verificato che sono state ignorate molte delle misure di sicurezza previste dalle autorizzazioni rilasciate. Ogni infrazione è stata puntualmente segnalata agli enti competenti finché, a seguito di sopralluogo del Corpo Forestale dello Stato e dell’ARPA, nella mattinata di giovedì 18 ottobre l’area della discarica è stata sottoposta a sequestro penale. Da più di tre anni ci battiamo contro l’interramento dell’amianto e contro questo impianto attraverso presidi, ricorsi legali, cortei, sciopero della fame, sollecitazioni dell’intervento di Sindaco e Assessori, Provincia e Regione.
Perché siamo stati costretti a ricorrere all’intervento della magistratura? Non è forse mancato il compito di tutela e sorveglianza di ambiente e salute da parte delle istituzioni? Con quale criteri è stata valutata la localizzazione e realizzazione di questa discarica, in un sito non idoneo e destinato a diventare Parco? Il profitto dell’imprenditore ha forse scavalcato l’interesse pubblico? Una volta ancora è evidente la profonda distanza tra l’appassionato impegno civico delle persone e la ritrosia delle istituzioni.
Anche la consigliera di Sel Donatella Albini ha voluto esprimere, attraverso una nota, la propria soddisfazione per il sequestro della discarica. “Il sequestro cautelare della discarica di amianto di via Brocchi,in attesa della decisione del GIP, e’ un atto della magistratura che conforta e rassicura i cittadini e le cittadine – commenta Albini – oltre ai comitati che con tenacia e coraggio non hanno mai abbassato l’attenzione, perche’ la loro richiesta di controllo di un evento pericoloso per se’ e per i loro figli, per noi e per i nostri figli, ha trovato aperta la porta della giustizia, giustizia che e’, con la buona politica, garanzia condivisa del buon vivere, operando in maniera competente e cristallina. Un altro mondo e’ davvero possibile, grazie agli spiriti inquieti di quelle donne e quegli uomini che non abbassano mai lo sguardo."