Seconda commissione congiunta
Si è tenuta ieri una nuova riunione congunta delle commissioni comunali per discutere del progetto di abbattimento delle torri di San Polo, in primis la Tintoretto. Sul piatto della bilancia ora ci sono anche le proteste dei cittadini di Sanpolino, preoccupati che anche il loro quartiere si trasformi in un "ghetto" con l’arrivo di parte degli attuali inquilini delle torri. Ma l’assessore alla casa Massimo Bianchini ha assicurato che ciò non avverrà perchè a Sanpolino dovrebbero arrivare 80-90 famiglie, e non una di più.
L’incontro si è svolto in maniera tutto sommato tranquilla ma le questioni discusse sono state davvero molte. Dall’abbattimento della Tintoretto (che costerà 980 mila euro e non 3 milioni, precisa Bianchini nonostante Aldo Rebecchi, Pd, sia alquanto scettico della cifra visto che l’operazione durerà addirittura 2 mesi e comporterà il passaggio di 4mila camion) si ricaveranno 80 alloggi (8 milioni e 500 mila euro di spesa), 60 alloggi verranno creati grazie ai Piani di Zona (4 milioni e mezzo) e altri 90 dalla riqualificazione di appartamenti esistenti (5 milioni di spesa). A queste cifre vanno aggiunti 2 milioni e 600mila euro per interventi volti alla sicurezza e coesione sociale dei nuovi quartieri e si arriva così alla cifra complessiva di 20 milioni e 100mila euro, poco più dei costi previsti dalla vecchia amministrazione per la ristrutturazione. Ma su questo punto l’ex assessore Bragaglio non ci sta: il risanamento prevedeva una spesa di 20 milioni ma per entrambe le torri, non una sola. Inoltre secondo Bragaglio le nuove case costruite dalla nuova giunta sarebbero le 80 che dovrebbero sorgere nell’area della torre perchè tutte le altre erano state previste, o già realizzate, dalla giunta Corsini e dall’Aler. Per quanto riguarda le graduatorie di edilizia residenziale pubblica Bianchini assicura che non ci sarà nessun rallentamento nelle assegnazioni causato dal nuovo piano: 182 sono i nuclei da ricollocare a fronte di 400 abitazioni che saranno disponibili prima dell’abbattimento che avverrà, secondo il progetto, solo nel 2011. Emilio Del Bono teme però che qualche rallentamento si verificherà così come l’inevitabile concentrazione degli ex inquilini della Tintoretto a Sanpolino.