Gambara: scritte di Lotta Studentesca sui muri appena imbiancati
(e.b) I lavori di ristrutturazione all’Istituto Gambara sono costati la bellezza di 300mila euro, ma in barba al denaro speso per rimettere a nuovo edificio, muri e intonaci, i vandali sono tornati a colpire, e hanno lasciato persino la firma. E’ successo il 25 aprile, giorno in cui sono apparse due scritte sulle pareti esterne del Liceo di via Veronica Gambara (vedi immagini allegate scattate da un nostro lettore, Franco Gramano). La prima ha la presunzione si lanciare una sfida ai bresciani, al grido “Riprendiamoci il 1 maggio”. Evidentemente chi ha realizzato la scritta non sa nemmeno che la festa dei lavoratori dovrebbe servire a rivendicare i diritti e non ad “imbrattare” muri che poi dovranno essere ripuliti con tante ore di lavoro. Comunque, gli autori – non certo degli artisti – hanno calcolano male lo spazio e così il messaggio, in rosso e nero, risulta anche poco comprensibile.
Qualche metro più in là la seconda “perla”, questa volta in lingua inglese: “stop drugs” (stop alle droghe, ndr) a firma di Lotta Studentesca, il movimento giovanile vicino al partito di estrema destra, Forza Nuova. Anacronistico il fatto che sul sito ufficiale del movimento bresciano qualche mese fa si leggesse, a proposito del degrado cittadino e della necessità di fermare “i gruppi di immigrati che con atti di bullismo sottomettono i nostri ragazzi”: “Ogni ragazzo deve vedere questa occasione come un’opportunità per riprendersi una parte di Brescia che ci è stata violentemente strappata – dichiara il responsabile del movimento – mostrando a tutti che la miglior gioventù non ha ancora abbassato la testa e continua a lottare per la propria gente e la propria terra, anche di fronte a questo degrado”. Se questa è la miglior gioventù, e questo il modo per alzare la testa e lottare per la propria città, forse sarebbe meglio tenerla bassa (la testa), fare “mea culpa” e ripulire quello che è stato ingiustamente sporcato.