Lo sfogo del padre di Grigoletto: Claudio è colpevole, ma siate clementi
"I due minuti di follia di mio figlio hanno distrutto la vita di tre persone: la sua, quella di Marilia, e la mia. È colpevole, ma che possa pagare nella giusta misura, senza che buttino la chiave della sua cella". Così Roberto Grigoletto, padre di Claudio, il pilota che ha ucciso la sua segretaria e amante Marilia Rodriguez Silva Martins incinta al quarto mese, si sfoga sulle colonne del Corriere della Sera.
il 17 febbraio suo figlio sarà di fonte alla Corte d’Assise dove i suoi legali chiederanno di procedere con il rito abbreviato, respinto dal gip. Roberto Grigoletto, non rilascia un’intervista al giornale, ma raggiunto al telefono racconta di come, lui, ex vigile del fuoco che fu impegnato nel terribile terremoto in Emilia Romagna, stia vivendo ora un "terremoto personale. Un terremoto che si è abbattuto sulla mia vita, sulla famiglia e sugli affetti".
Il suo è l’appello di un padre che sa che il figlio rischia l’ergastolo, perché oltre all’accusa di omicidio ci sono le aggravanti di premeditazione, procurato aborto e tentata soppressione di cadavere. "Il mio appello va ai giudici, affinché tengano conto del fatto che mio figlio era un ragazzo incensurato. E perché prima di gettare la chiave dopo una sentenza esemplare, si facciano un esame di coscienza». E aggiunge: "So bene che il reato di femminicidio, oltre che grave, sia un tema che riempie le pagine dei giornali e i rotocalchi in tv, e me lo aspetto, che i giudici vorranno mostrare i muscoli, appunto, con una sentenza esemplare". Alla stampa chiede di «seguire» il suo intervento in aula, Roberto, "così da capire tante cose". Cose che ora non rivela, perché "mi raccomando, lo scriva – ribadisce al quotidiano – non vogliamo in alcun modo infastidire i giudici…". "Ho parlato a lungo con gli avvocati – ribadisce – abbiamo deciso di non esporci fino alla prima udienza. E sono fiducioso nella magistratura e nella giustizia che farà il suo corso".