⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️ 5 proverbi bresciani che hanno a che fare con il cibo (e non solo) | ✅ SCOPRI BRESCIA
Gli idiomi popolari condensano da sempre nei loro detti alcuni insegnamenti derivati dall’esperienza. Tra i principali protagonisti dei proverbi vi sono dunque il cibo e la cucina, fonte di lezione pratica ed elementi attorno ai quali girava la vita degli uomini e delle donne dopo i lavori quotidiani. Di seguito riportiamo 5 proverbi bresciani che hanno a che fare con la cucina e con il cibo, ma non solo…
5 PROVERBI BRESCIANI CHE PARLANO DI CIBO…
1) La boca l’è mai stràcä, se la sa mìade acä.
Traduzione: La bocca non è stanca se non sa di vacca. Significato: Un pasto non si può dir finito senza una fetta di formaggio. E’ uno dei proverbi più noti e più caratteristici del dialetto bresciano.
2) La minèstra rescaldada la sènt de föm.
Traduzione: La minestra riscaldata sa di fumo. Significato: Riprendere una storia sentimentale finita si può fare, ma… sa divecchio.
3) L’erba l’è buna töta, meno chèla che spìna.
Traduzione: L’erba è tutta buona, eccetto quella che punge. Significato: L’erba è tutta buona, eccetto quella che ha le spine.
4) Mèi ‘n öf ‘n cöche ‘na galìna domà.
Traduzione: Meglio un uovo oggi che una gallina domani. Significato: Meglio accontentarsi di qualcosa di certo oggi, che avere qualcosa di incerto domani.
5) A fa la polenta buna, ghè öl tant föc e òiò dè gombèt.
Traduzione: Per fare la polenta buona servono tanto fuoco e olio di gomito. Significato: Per rimestare il paiolo e fare una buona polenta servono fiamma alta e tanta energia. La polenta, infatti, va mescolata con vigore per tutto il tempo della cottura.
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