Massacrano a sassate un cane, fermati padre e figlio di Breno
Ieri sera, 29 luglio, sono stati fermati dai carabinieri della Stazione di Breno, i due colpevoli del massacro al cane, testimoniato da una serie di immagini fatte da un escursionista che, il 18 luglio, è stato testimone dell’accaduto avvenuto in zona Crocedomini (Breno) in Valle Camonica. Della crudele violenza, che ha fatto il giro anche dei media nazionali, ne ha dato notizia per primo il Bresciaoggi e proprio da questo articolo è scattata l’indagine. Deferiti in stato di libertà sono padre e figlio, R.D. 80enne brenese e R.G. 49enne, entrambe allevatori. Le ricerche dei carabinieri hanno portato ad accertare l’accaduto e ha trovare i colpevoli.
Tale gesto crudele sarebbe stato giustificato dai due perché il cane «non ubbidiva ai comandi». Ad assistere al massacro anche un ragazzino e anche un altro cane, un piccolo pastore bianco. I due brenesi ora rischiano da tre a diciotto mesi di reclusione, come prevede l’articolo 544 bis del codice penale, nei confronti di chi «cagiona la morte di un animale per crudeltà o senza necessità». E’ stato aperto un fascicolo per «animalicidio».
Intanto il Partito protezione animali ha già messo in moto «l’iter organizzativo per azioni di protesta nel comune di Breno», auspicando che «l’amministrazione comunale si costituisca parte offesa» in un eventuale procedimento, altrimenti « il messaggio pubblico ai cittadini sarà preoccupante». E l’Enpa ha presentato una denuncia contestando i reati di maltrattamento e uccisione di animali, e aggiungendo quelli relativi all’abuso psicologico ed alla violenza assistita su minore.